Entra di buon mattino nei porti

entra mattino porti

Di Giuseppe Zanetto

Il viaggio in Grecia, anche la prima volta, è un ritorno. E’ il ritorno di ognuno di noi, più che alle radici, alla parte migliore di sé: ai valori, agli ideali, alle categorie primordiali che col tempo si sono consolidate, adattandosi al quotidiano cangiante, in un’evoluzione/involuzione determinata dal nostro vissuto reale.

Occorre, però, che non si viaggi da turisti-consumatori, ma da viandanti curiosi alla ricerca di sé. In questo senso, il viaggio in Grecia è, per eccellenza, il viaggio dentro se stessi. Se si è disposti ad ascoltare quanto hanno da dirci i monumenti antichi integrati in una bellezza naturale ineffabile e in panorami mitici, allora, forse, capiremo meglio quanto ci dice quella voce antica che dentro di noi resiste alle brutture, alla superficialità e al qualunquismo.

Il titolo del libro prende spunto da un verso della poesia “Itaca” di Kavafis che ci spiega anche il significato di “viaggio” e di “ritorno a casa” giusto per affrontare il viaggio in Grecia. Il libro, dopo un’illuminante prefazione in cui siamo introdotti alla complessità della Grecia, è scandito in itinerari: la Messenia e la Laconia, Delfi, dalla Beozia alla Focide, Delo e le Cicladi, Itaca e la Tesprozia, la Macedonia, Olimpia, l’Argolide e Atene.

Chi è già stato in Grecia avrà il piacere di ricordare, o di riscoprire tanti scorci e significati che gli erano sfuggiti e vorrà tornarci subito. Chi non vi è mai stato vorrà andarci, magari con l’Iliade e l’Odissea sotto braccio, ma anche dopo aver letto qualche orazione di Demostene, e magari anche Kavafis e Seferis, cui il libro fa spesso riferimento. Intendiamoci: nulla di “letterario” nel senso convenzionale del termine, ma con un batticuore implacabile.

Questo è il viaggio in Grecia! Viaggiando per le strade di Atene, come per i vicoli delle isole sperdute nell’Egeo, quando, di curva in curva, la visuale ci sorprende, ci scuote, ci ferisce quasi, con la sua Bellezza imperiosa, e assoluta, allora cominceremo a comprendere che la Grecia è dentro di noi a salvaguardare le idee di eroe, di patria, di virtù, ma soprattutto di Bellezza.

In Grecia, nei luoghi di cui parla il libro e in molti altri, ritornano in mente le parole di Albert Camus nel saggio “Il rovescio e il diritto”: “Noi abbiamo esiliato la Bellezza. I Greci per essa presero le armi!” Ma c’è molto di più: i Greci non avevano la psicanalisi, ma una Mitologia che indiscutibilmente ha influenzato significativamente la nostra cultura e di cui il libro ci offre come uno spaccato gustoso e significativo.

Qui anche il nostro dolore, i nostri problemi sono compresi, messi in discussione, accettati, o confortati. Perciò, entrando di buon mattino nei porti, ci sentiremo a casa. Mi permetto di riferire due episodi personali che concordano con quanto il libro afferma sul rapporto che si instaura fra il visitatore e la Grecia.

  1. Ero a Londra, al British Museum. Inutile dire che il luogo è pieno di grandiose opere d’arte e che, dopo un’ora di visita, la mente è quasi ubriaca di bellezza.Ma l’adrenalina andò a mille e fui presa da tachicardia quasi pericolosa quando entrai nella stanza delle metope del Partenone, al cui confronto tutte le altre bellezze impallidivano. Si percepisce l’abisso fra la Bellezza assoluta e tutte quelle pregevoli manifestazioni del genio umano nella storia di cui è pieno il British.
  2. Ogni volta che torno a Delfi, a capo chino davanti al tempio di Apollo, sento in me rafforzarsi il proposito di ricostruire e di difendere il tempio di Apollo che è dentro di noi: lo spazio in cui finalmente non conta quanto lunga e potente è la nostra auto o quanto ricca la nostra casa, ma contano solo la Bellezza, la Musica e la Poesia.

Ecco: questo libro ci porta per mano fra templi, miti, eroi e panorami mozzafiato in un dialogo col passato che è vivo, perché è fatto delle nostre speranze e delle nostre angosce, dei nostri complessi e dei nostri propositi. Perciò andare/tornare in Grecia con questo libro nello zaino arricchirà enormemente l’esperienza della nostra vita.

Rosa La Rosa

Entra di buon mattino nei porti
di Giuseppe Zanetto

Editore: Bruno Mondadori