Mutatis mutandis e siamo rimasti tutti in mutande

fumetto di Salvino Caputo

Da un ablativo assoluto della nostra madre lingua latina, ovvero l’incontro tra un participio passato di un verbo in fieri ed il gerundio dello stesso verbo, si paragonano due situazioni totalmente antitetiche: “Cambiate le cose che bisogna siano cambiate” è il paradossale ed amaro significato di questo caso ablativo latino, quintessenza del “Gattopardismo” che i Siciliani hanno esportato e veicolato nel mondo intero.

E’ ironicamente, un po’ come dire “Tutto è cambiato, ma nulla cambierà senza ferite profonde nella nostra società”. Dismetto le vesti di letterato e latinista del terzo millennio, per devastare tutti gli ablativi e i dissesti ideologici della nostra società contemporanea. Faccio una riflessione umilissima sulle tragedie di questi giorni, legate al cambiamento climatico e all’abusivismo edilizio nella nostra penisola: Se l’attuale governo giallo-verde, omissis sui governi della prima e seconda repubblica, avesse sforato nel DPEF del 2018, ancora in discussione alla Camera dei Deputati, il 2,6% per mettere in sicurezza il territorio italiano contro il dissesto idro-geologico, l’abusivismo edilizio, i cambiamenti climatici, sono profondamente convinto che la troika dell’Unione Europea non avrebbe battuto ciglio e si sarebbe profilata con tanto di chapeau all’Italia. Lapalissianamente non si può conciliare il diavolo e l’acqua santa; se il DPEF poggia il suo sforamento sui condoni, anche edilizi, il reddito di cittadinanza e la flat-tax unitamente ad un decreto sicurezza amletico, è chiaro che la Troika si sia incazzata e ci ha bollato con lo O in condotta in materia di sforamento finanziario e recupero del gravissimo debito pubblico che pesa come un macigno sulla nostra Repubblica.

La messa in sicurezza del territorio italiano, a costo d’investire 40 miliardi di euro. è l’unico problema, necessità primaria ed esistenziale della “Politica del Terzo Millennio”. Fra l’altro, dulcis in fundo, troverebbe il massimo consenso degli imprenditori ed industriali italiani per nuove opportunità di sviluppo, occupazione, economia e nuova civiltà dell’ambiente e della scienza del territorio. Con 800 millimetri di pioggia in tre giorni, paradosso storico meteoropatico, c’è poco da sorridere e fare i gradassi. Nel Sud, una casa su due è abusiva; nel resto della nostra povera patria esiste l’88% di abusivismo edilizio. Ci sarebbe da eseguire l’80% di demolizioni, ma deve essere il nostro Stato Sovrano che deve sostituirsi ai Comuni Italiani ed ai Sindaci. Anche i TAR regionali dovrebbero premere forte sull’acceleratore dei ricorsi avanzati dagli abusivi, accelerando le loro sentenze. A Licata, è stato rimosso il Sindaco dal voto popolare dei suoi concittadini, dopo la sua estenuante lotta all’abusivismo edilizio. La Democrazia non può essere più tollerante perché la posta in palio è elevatissima ed è condizione primaria per la sopravvivenza di un popolo. Spetta all’Assolutismo ed al Sovranismo ammorbidirsi e cambiare rotta sulla via di Damasco. Alla ricerca del Tempo Perduto, capolavoro di Marcel Proust, potrà servire da spunto alle nuove e logore generazioni politiche, ai cittadini, ai giovani ed alle famiglie di questo nostro disperato terzo millennio.
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