I nonni, una grandissima risorsa sempre al centro delle nostre famiglie

fumetto di Stefano Gorgone

Carissimo direttore,
si è appena conclusa la festa dei nonni, istituita per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale. In molte città sono state promosse iniziative direttamente dall’Unicef.

Ad esempio, a Roma in piazza di Spagna è stato realizzato un grande cuore ad opera di Lino Banfi e dei bambini della scuola primaria ed è stato dato un doveroso riconoscimento ad un nonno per la particolare sensibilità dimostrata nell’accompagnare ogni giorno con la propria auto a scuola un bambino serbo macedone non vedente. A Palermo, al Giardino Inglese, si è svolto un importante evento che ha coinvolto le associazioni che si occupano di assistenza anziani, le case famiglia e le scuole. Molte famiglie hanno rinviato la festa a quando tutti i componenti sono riuniti attorno ad un tavolo.


Purtroppo, non ho avuto modo di conoscere e di partecipare ad iniziative pubbliche promosse nel nostro territorio. Forse che a Monreale i nonni non meritano di essere celebrati?
Non per portare acqua al mio mulino (ho quattro nipoti), ma penso che anche nella nostra città la festa dei nonni possa essere un’occasione speciale per rafforzare la coesione sociale e lo spirito comunitario.
E , comunque, una breve riflessione sul ruolo dei nonni all’interno della famiglia ha, indubbiamente, un alto valore formativo. Tutti abbiamo ricordi indelebili dei nostri nonni e tutti spesso sentiamo la loro mancanza perché in vario modo hanno avuto un ruolo importante nella nostra vita.
Io, ad esempio, ho trascorso diversi anni in compagnia di mio nonno Stefano, ospitato negli ultimi anni della sua vita nella casa dei miei genitori. Come dimenticare i suoi lunghi baffi, la sua passione per i sigari toscani e per l’inseparabile pipa, i suoi racconti della prima guerra mondiale, le descrizioni dei giochi e delle tradizioni di una volta, la sua profonda saggezza anche se in possesso della sola licenza elementare, il suo far rivivere i momenti facili e difficili della nostra famiglia.


Le famiglie, almeno nel nostro Sud, sono state sempre il luogo di incontro di diverse generazioni. Purtroppo, l’evoluzione degli ultimi decenni, la crescente mobilità, la lontananza del luogo del lavoro, l’aumento dell’individualismo non hanno reso più possibile la convivenza di diverse generazioni.
Sono, comunque, ancora tanti a Monreale i nonni che vanno a prendere i nipoti a scuola e stanno con loro nelle ore in cui i genitori sono al lavoro, svolgendo così anche una importante funzione educativa. Così come sono pure numerosi i giovani che si confidano con loro perché sono più indulgenti, più capaci di ascolto dei genitori e, comunque, più capaci di trovare attenuanti per tutte le situazioni. Qualcuno ha felicemente detto che una carezza dei nonni è come una carezza dell’Angelo custode.
I nonni sono, dunque, una grande risorsa per le famiglie. Tutto ciò li aiuta a non ripiegarsi su se stessi negativamente, ma a coltivare interessi, a partecipare attivamente alle problematiche del proprio contesto ambientale, a ritrovare una straordinaria forza interiore in grado di dare una carica notevole.
Auspico che la città voglia farsi carico delle aspettative dei nonni e degli anziani in generale, promuovendo ogni anno iniziative per fare incontrare le diverse generazioni e per valorizzare la straordinaria ricchezza che ogni età porta con sé.
Anche così possiamo dare un’anima alla nostra città che non è solamente una bella cartolina ma un luogo ricco delle storie delle persone, degli anziani, dei bambini, dei giovani.