Il messaggio di Bergoglio nuoce ai detentori di poteri occulti

fumetto di Mimmo Rizzuto

Ho apprezzato con interesse (rileggendolo più di una volta) lo scritto che Don Enzo Bellante ha voluto dare ai media. Lo condivido appieno ed, a mia volta, intendo esternare qualche mia riflessione. Gli attacchi al Pontefice non costituiscono, certo, fatti "straordinari".

La storia, infatti, insegna che tutti "i grandi" sono stati da sempre osteggiati da gruppi di potere dalla mentalità di tipo revanchista, la quale pretende di risolvere la propria sconfitta o il proprio status di minoranza ( rispetto alla gran parte della collettività) con la guerra. Ma, tale costrutto, oltrechè vile, è destinato a soccombere.
E' sotto gli occhi di tutti che il fuoco di fila di cui è stato oggetto Bergoglio deriva inopinabilmente dal fatto che quest'uomo ha avuto il coraggio di abbandonare vecchi schemi legati a dogmi di altri tempi e, dunque, non più attuali.
Ha avuto, insomma, il coraggio di scardinare ataviche convinzioni, consapevole del fatto che il mondo, la società, il modo di pensare della gente sono profondamente mutati, con la conseguenza che nemmeno la Chiesa poteva restare ostaggio di vecchi schemi del tutto anacronistici (quali l'impossibilità di accesso ai sacramenti da parte del divorziato o la impossibilità da parte della donna della somministrazione dei sacramenti stessi). Egli ha saputo interpretare, al meglio, il messaggio evangelico della fratellanza tra i popoli nonchè della povertà della chiesa.

In tale ottica rifugge dai fasti delle gerarchie ecclesiastiche (abitando il modesto appartamentino di Santa Marta), si fa interprete del principio dell'accoglienza dei migranti, dell'aiuto alle classi più deboli, della necessità di aprire a chi ( qui sobillando schemi che nei tempi andati apparivano di tipo eretico ) pratica religioni diverse rispetto a quella cattolica. E', dunque , nei fatti che egli ha ritenuto di seguire il messaggio di Cristo.
Tutto ciò, inevitabilmente, nuoce alle classi conservatrici ed ai detentori di poteri occulti e retrivi, che in via surrettizia, anzichè aprire il loro angusto pensiero, preferiscono seminare odio e maldicenza. Ebbene, sostenevo prima che la storia insegna che questo modo di procedere da parte dell'uomo, non è affatto nuovo.
Così come, del pari, non è nuova la conclusione cui, alla lunga, si perviene e cioè quella della vittoria del bene sul male e della prevalenza di chi, rispetto ad altri, sia riuscito a dare un messaggio all’umanità. Fatto questo cui Francesco (persona umile ma, al contempo, dotata di uno spessore morale non comune e che mi pregio avere avuto l'onore di conoscere) è riuscito appieno.

E del resto, l'esempio più eccellente e più emblematico della prevalenza, alla fine della stagione terrena, del bene rispetto al male è costituito dallo stesso Gesù Cristo che, pur avendo subito l'onta della umiliazione, del disprezzo, del ludibrio e della passione ha lasciato nei secoli a venire un patrimonio morale immenso ed ineguagliabile.
Sono convinto, pertanto, che la dottrina "nuova" di Francesco ( ora osteggiata da atteggiamenti indecorosi e, per di più talora, anche provenienti da settori da tregenda interni alla Chiesa ma deputata a guardare la realtà ed il futuro del mondo ) è destinata a vincere e prevalere.
Sono convinto del fatto che il tempo spazzerà il virus della maldicenza costituito da becere insinuazioni di bassa lega e sono altrettanto certo del fatto che esso non ha creato alcun vulnus nella collettività, che, per converso, apprezza ed apprezzerà sempre di più il Magistero di Papa Francesco in favore del mondo intero.