Il fascino e l’importanza della formazione umanistica ne “La Notte del Liceo Classico 2017”

Partecipata manifestazione ieri sera in contemporanea con altri 500 istituti italiani. LE FOTO

MONREALE, 14 gennaio – Un’occasione, ancora una, per sostenere, a buon diritto, quanto sia importante e sempre valida la formazione umanistica e quanto resista, inossidabile, alle corrosioni del tempo. La terza edizione de “La Notte del liceo Classico”, organizzata ieri all’”Emanuele Basile” di Monreale, voleva dire essenzialmente questo. L’iniziativa si è tenuta in contemporanea in altri cinquecento licei italiani, sparsi su tutto il territorio nazionale.

Ancora una volta il liceo classico Emanuele Basile, un istituto che “vanta”34 anni di storia, dal giorno della sua intitolazione al capitano dei carabinieri ucciso dalla mafia con una cerimonia alla quale presenziava il suo successore Mario D’Aleo, anche lui, qualche mese dopo vittima del fuoco di Cosa Nostra, ha voluto ribadire la sua presenza sul territorio e la sua ferma intenzione di continuare ad essere un punto di riferimento per la formazione e per l’istruzione.
Un’istruzione, che, come tutte le formazioni, non garantisce la completezza, ma che certamente è in grado di aprire le menti di fornire soprattutto gli strumenti ed il metodo per un apprendimento in grado di spaziare lungo gli ambiti vasti dello scibile: da quello umanistico a quello scientifico.

Concetti sapientemente elaborati e sviluppati nel corso della conferenza tenuta dai professori Andrea Cozzo e Gianluigi Oliveri, entrambi dell’Università di Palermo, rispettivamente docenti di Lingua e Letteratura Greca e di Filosofia della Scienza. Presente, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, l’assessore alla Pubblica istruzione, Nadia Olga Granà.
Il dibattito, che ne è seguito, moderato dalle insegnanti Rosy Cicatello e Finella Giordano, è stato molto articolato ed ha visto una nutrita partecipazione degli studenti, interessati all’apprendimento ad e all’affermazione della formazione umanistica.
Soddisfatta a fine manifestazione la preside Cettina Giannino, che ha sottolineato l’importanza del lavoro di gruppo per ottenere i grandi risultati.
Al termine del dibattito, così come nell’edizione precedente, gli studenti hanno dato vita a manifestazioni collaterali: danze, recite e soprattutto tanta allegria.