Le avventure dei paladini conquistano i piccoli spettatori della Monreale II di Villaciambra

Piccoli pupari crescono, l’opera dei pupi vista con gli occhi di un bambino. LE FOTO

MONREALE, 19 marzo - Nei giorni scorsi, gli alunni della scuola Primaria e dell’Infanzia del plesso di Villaciambra hanno assistito a una rappresentazione teatrale dell’opera dei pupi a scena aperta, cioè con i manianti che muovono i pupi a vista, davanti al boccascena composto di un fondale sia esso un castello turrito o una foresta incantata.

La maggioranza dei bambini non aveva mai assistito a uno spettacolo di questo genere e tutti erano ansiosi di conoscere i famosi paladini, di vedere in azione Orlando e Rinaldo.
Tutto è pronto: al primo colpo di zoccolo del puparo la musica del pianino a cilindro intona le prime note, a girare la manovella il piccolo Francesco, figlio del puparo che lo segue quasi sempre in tutti gli spettacoli.
Da dietro il telo esce un personaggio con abiti malconci, è Nofrio in cerca di Virticchio per dare inizio alla divertente farsetta in dialetto siciliano. Devono presentare lo spettacolo, ma Virticchio, si sa, al momento di lavorare diventa “trasparente” e “sordo”: i due paggi non risparmiano battute esilaranti divertendo gli spettatori.
Ad un tratto il piccolo Francesco lascia il pianino e impugna Virticchio muovendolo sotto la guida attenta del puparo.
Già dall’inizio si poteva leggere negli occhi dei bambini la curiosità e lo stupore nel seguire incantati ogni movimento lasciandosi coinvolgere e interagendo con il puparo quasi a diventare loro stessi protagonisti.
La scena cambia, Orlando si dispera nel tentativo di ritrovare la sua amata Angelica,
mentre cammina tra gli alberi, da dietro un serpente feroce lo assale, le urla dei bambini lo salvano, egli si gira e con un colpo della sua spada taglia a metà la brutta bestia. Orlando ringrazia i piccoli spettatori. Intanto, da un’eremita apprende che un terribile gigante tiene prigioniera una giovane donna e la vuole vendere alla Fiera di Salonicco.
I due si scontrano in duello, il gigante non sa di avere davanti il paladino più valoroso, altri ladroni lo assaltano, ma Orlando che con la sua Durlindana non teme rivali, abbatte i nemici e libera Angelica, tra gli applausi dei bambini.
Tanti gli effetti scenici, che hanno sbalordito i piccoli spettatori, ma la cosa che più li ha colpiti è quella di vedere che un loro coetaneo muove i pupi, circostanza che avvicina i bambini verso questo magico mondo dell’opera dei pupi.
Al termine dello spettacolo i bambini si sono avvicinati pieni di curiosità, hanno voluto toccare, impugnare i paladini facendo tante domande, alla scoperta di una dimensione visiva, tattile ed emozionale verso questi eroi di un tempo incantato che tanto piacciono ai bambini.

Nei giorni successivi, un bambino ci ha lasciato questa testimonianza che mi piace riportare. “E’ la prima volta che vedo uno spettacolo simile, nei giorni precedenti l’insegnante ci aveva parlato dell’opera dei pupi e dei pupari che costruiscono i paladini.
Lo spettacolo è stato molto bello e divertente.
Tornato a casa, ho raccontato ai miei genitori tutto quello che avevo visto e sentito nei minimi dettagli.
Quel giorno non ebbi voglia di giocare, avevo nella mente le scene, i duelli e le divertenti battute comiche di Nofrio e Virticchio, che tanto mi avevano fatto ridere. Mi addormentai con l’immagine della foresta come sospesa nel tempo, ed ecco arrivare da dietro gli alberi dame, animali fantastici e cavalieri animarsi nell’ampia radura pronti a sguainare le loro spade e combattere”.