Scuola: tramonta l’ipotesi del rientro, dubbi pure per settembre

Il comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute boccia l’ipotesi della riapertura delle scuole entro il 18 maggio

MONREALE, 9 aprile – Era stato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina a prevedere tra gli scenari possibili quello del rientro a scuola entro il 18 maggio. Ad ipotizzarlo - lo ricordiamo - proprio il decreto scuola approvato lo scorso 6 aprile che prevede infatti diverse possibilità in relazione agli esami finali dei rispettivi cicli di istruzione scolastica sulla base dell’evolversi dell’emergenza sanitaria, fissando il limite temporale per un eventuale rientro in classe entro il 18 maggio prossimo.

Un’ipotesi che dunque sembra tramontare definitivamente alla luce del parere espresso dagli esperti del comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute, i quali hanno ribadito il no al rientro a scuola almeno per quest’anno.
In campo l’ipotesi del rientro a settembre se le condizioni lo permetteranno e comunque ipotizzando anche per il nuovo anno scolastico un duplice scenario: inizio delle lezioni seguendo sempre a distanza o un rientro a classi alterne nel numero e nel tempo per consentire di mantenere le misure di sicurezza e superare così il problema delle classi sovraffollate e le difficoltà legate alla conformazione strutturale di molti edifici scolastici che non consentono di rispettare gli standard attuali di sicurezza. Un’anticipazione rilasciata ieri dal comitato che nei prossimi giorni sarà formalmente ufficializzata.
Adesso dunque, stando al testo del decreto scuola pubblicato ieri in gazzetta ufficiale, si attendono le circolari del ministro Lucia Azzolina che stabiliranno i dettagli relativamente ad esami e conclusione dell’anno scolastico vista l’impossibilità del rientro.
Da quanto stabilito dal decreto dunque si va verso il solo colloquio orale per l’esame di maturità da svolgere in modalità telematica, mentre per gli esami di terza media si prospetta la realizzazione di un elaborato da parte degli studenti nella didattica a distanza e valutato dai docenti. Le prossime direttive del ministro dell’Istruzione dovrebbero infine contenere anche le misure per la valutazione e i criteri per l’ammissione degli studenti delle classi intermedie alla classe successiva dal momento che il decreto stabilisce che tutti possono essere ammessi tenuto conto del possibile recupero di ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, all’inizio del prossimo.