Scuola, rientro a settembre: ecco i possibili scenari

Autonomia scolastica e documento del comitato tecnico-scientifico alla base delle linee guida ministeriali

MONREALE, 25 giugno – Il ministero dell'Istruzione ha predisposto lo schema generale del documento che contiene le linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, ancora al vaglio di regioni ed organi competenti, e che ogni istituzione scolastica dovrà seguire tenendo conto della propria specificità.

Questa è infatti la peculiarità del documento elaborato dal ministero che intende offrire alle scuole una molteplicità di scelte da adottare per il ritorno in presenza nelle aule, in relazione agli spazi a disposizione e alle richieste delle famiglie e del territorio, all'inizio del nuovo anno scolastico nel pieno rispetto delle misure di protezione contenute nel documento tecnico del comitato tecnico-scientifico del 28 maggio scorso e del suo successivo aggiornamento.
Proprio il documento del 28 maggio - lo ricordiamo - si basa su alcuni elementi essenziali da rispettare per la riapertura delle scuole tra cui il distanziamento fisico con una distanza interpersonale non inferiore al metro, la rigorosa igiene personale e degli ambienti, il divieto di entrare a scuola sia per coloro che abbiano una temperatura corporea superiore a 37,5° fino a tre giorni precedenti sia per coloro che siano stati in quarantena. Nel successivo aggiornamento del documento, che ha aperto la strada anche alla valutazione della possibilità di effettuare screening di massa su studenti e docenti o test sierologici a campione, la novità riguarda l'utilizzo delle mascherine durante le lezioni che già non previsto nella scuola dell'infanzia, potrebbe essere eliminato, specialmente nella scuola primaria, ma su questo aspetto si valuterà con molta probabilità a ridosso della ripresa delle attività didattiche in relazione, soprattutto, allo stato della situazione epidemiologica.

A tali indicazioni provenienti dal comitato tecnico-scientifico, riconosciute esclusive ed essenziali, si agganciano quindi le linee guida elaborate dal ministero che prospettano per le scuole l'utilizzo di un orario flessibile in entrata e uscita che consenta in entrambi i momenti dell'orario scolastico di evitare l'insorgere di assembramenti nelle aree esterne alle scuole ma anche nei deflussi verso gli spazi interni.
Nell'ambito di quanto previsto dal regolamento sull'autonomia scolastica, le scuole potranno costruire percorsi didattici in presenza che tengano conto di alcune possibilità specifiche, ovvero la riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi; la frequenza scolastica su turni differenziati; l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da classi diverse o da diversi anni di corso; per le scuole secondarie di secondo grado una fruizione alternata di attività didattica in presenza e didattica digitale integrata; l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari e l'estensione del tempo scuola settimanale in modo da includere anche il sabato.
Sarà possibile inoltre siglare "patti educativi di comunità" tra le scuole e gli enti locali, ma anche con istituzioni pubbliche e private operanti nel terzo settore per favorire la condivisione di altre strutture e spazi utili per ulteriori attività didattiche e la collaborazione con personale educativo responsabile di attività integrative o alternative alla didattica in sinergia con il terzo settore.

Sarà fondamentale, infine, per le istituzioni scolastiche la valutazione di possibili interventi di manutenzione ordinaria o di ''edilizia leggera'' da realizzare in accordo con gli enti locali per rendere più funzionali e agevoli gli spazi scolastici esistenti.