La ''Giornata dell’Arte e della Creatività'' del liceo Mario D’Aleo

Si è tenuta ieri nell’antivilla comunale. LE FOTO

MONREALE, 2 giugno – Il liceo artistico Mario D’Aleo ha inaugurato ieri il mese di giugno uscendo dai confini scolastici con “La giornata dell’arte e della creatività”, tradizione ripresa dopo lo stop dovuto alla pandemia, organizzata dal dipartimento artistico guidato da Giovanni Alvich.

Una giornata in cui le attività si sono spostate all’esterno, nello spazio antistante il MAM, il museo dell’arte del mosaico in cui gli alunni del liceo artistico organizzano periodicamente mostre dei loro splendidi lavori. Una giornata ricca di emozioni che ha messo insieme l’estemporanea di pittura in cui i ragazzi, guidati dai loro insegnanti, hanno mostrato la loro voglia di esprimersi attraverso i linguaggi dell’arte figurativa, a cui si sono affiancate performance canore e di ballo a celebrare l’arte in tutte le sue espressioni.

All’interno della manifestazione anche uno spazio dedicato al Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (in breve PCTO), ex alternanza scuola-lavoro, come strumento di orientamento legato alle competenze di un liceo artistico e che ha risposto all’esigenza del Comune di valorizzare una delle sezioni della Galleria Sciortino poco conosciuta al pubblico.

Momenti di grande emozione sono stati il ricordo di Roberto Bruno, l’insegnante recentemente scomparso, con un volo di palloncini colorati a sottolineare la sua professione di mosaicista e anche il suo carattere gioviale e affettuoso con tutti e il “Musical di emozioni” organizzato dal dipartimento di sostegno in cui gli alunni, insieme ai compagni tutor, agli assistenti all’autonomia, ai loro insegnanti, si sono esibiti in due emozionanti coreografie.

Genitori, amministratori, alunni delle altre scuole ma anche semplici passanti hanno potuto assaporare lo spirito del D’Aleo: professionalità, inclusione, gioia, come in una grande famiglia dimostrando ancora una volta di essere una grande risorsa per la cittadina normanna, e non solo, soprattutto per il bagaglio di grande umanità che lo contraddistingue.