Alla scuola Guglielmo si è parlato della condizione femminile

L’occasione l’ha fornita la giornata dell’8 marzo, tradizionalmente dedicata alle donne

MONREALE, 11 marzo – La data dell’8 marzo è ormai universalmente identificata come la festa della donna.

Parlare di festa però è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche raggiunte dalle donne. Un giorno di memoria, ma anche di riflessione e di progettazione futura. La scuola Guglielmo ha scelto di affrontare la questione nei tre ordini di istruzione, riflettendo e facendo il punto sulle conquiste delle donne e su tutto quello che devono ancora raggiungere, per ottenere la parità dei diritti e delle opportunità, rispetto agli uomini.

Il giorno 8 marzo è stata un'occasione importante per chiarire aghli alunni che cosa significhi questa giornata e perché sia ancora importante che esista: «Serve - si legge in una nota della scuola – per ricordarci che non è vero che tutto va bene e che le donne hanno ancora tanta strada da fare per ottenere la parità di genere ».
“Riteniamo importantissimo – prosegue la nota – parlare anche ai più piccoli di queste tematiche perché, rispetto al passato, oggi gli alunni arrivano spesso fino al liceo senza avere una reale percezione di diseguaglianze tra maschi e femmine nella società. Alle scuole superiori poi arriva la “doccia fredda” perché da lì in avanti, la diversità tra le possibilità riservate a un uomo e a una donna si amplia esponenzialmente. Anche se le donne arriveranno ad ottenere una professione prestigiosa e gratificante, faticheranno più degli uomini ad un riconoscimento economico adeguato.
Riteniamo sia importante quindi preparare gli uomini e le donne di domani a questa realtà, in modo che si possano confrontare e misurare con essa, preparandosi a combatterla e sovvertirla. La conoscenza è una risorsa per cambiare lo stato delle cose.

Noi docenti siamo partiti dal passato per spiegare ai ragazzi che molto è stato fatto dalle nostre nonne e mamme per arrivare alla situazione attuale: una volta le donne non potevano portare i pantaloni; non potevano imparare a leggere e scrivere; non potevano votare. Oggi tutto questo è possibile, ma c'è ancora molto da fare.
Per instaurare una riflessione sul tema abbiamo posto dei quesiti: "Secondo voi quali sono le differenze tra maschi e femmine?" e "Quali sono i punti di forza dei maschi e quali quelli delle femmine?". "Secondo voi, quali sono le loro fragilità dell’uno e dell’altra? " “ Esistono oggi lavori che le donne non possono svolgere?”

Le risposte degli alunni ci hanno sorpresi per lucidità e profondità e sono risultati un’ottima base per parlare tutti insieme di temi anche complessi.
Presentare la realtà ai bambini non vuol dire rassegnarsi, significa piuttosto deporre un seme per far muovere il cambiamento.
I nostri ragazzi hanno compreso che da 100 anni a questa parte c'è stato un grande progresso per le donne nella società, ma il nostro compito di educatori è stato e sarà quello di sostenere le bambine e renderle sempre più forti, sensibilizzando anche e soprattutto i maschi sul tema.

Donne importanti della storia passata e contemporanea sono state le protagoniste di tutta la settimana: Franca Viola, Margherita Hack, Samanta Cristoforetti, Greta Thumberg, Anna Frank, Malala Yousafzai e Fiorella Mannoia con le sue canzoni sulle donne. I ragazzi della secondaria centrale e di Aquino hanno realizzato ricerche, video, presentazioni su alcune donne che hanno lasciato un segno nella società, gli alunni della primaria e dell’infanzia hanno cantato, disegnato e recitato.
La terza e la quarta primaria Mattarella hanno cantato la canzone Mariposa di Fiorella Mannoia, Piena di Pathos è stata infine la rappresentazione degli alunni della quinta primaria Mattarella, che hanno recitato per alunni della scuola dell’infanzia Badiella la storia “La Bella che rifiutò la Bestia”, un adattamento per i più piccoli della storia di Franca Viola.