Non si accorpi la scuola Novelli con la Guglielmo

Marco Intravaia

“Non è l’unica opportunità di rilancio e danneggia in modo irreparabile la Veneziano”

MONREALE, 7 settembre – Con un ordine del giorno presentato questa mattina, il consigliere comunale Marco Intravaia ha deciso di portare un argomento d’interesse che definisce “cruciale” per la vita della città, il futuro della scuola media Guglielmo II, all’attenzione del Consiglio comunale, cioè della più alta istituzione rappresentativa.

In seguito al calo degli iscritti, e alla conseguente perdita della reggenza, è stata ventilata l’ipotesi di un accorpamento fra la Guglielmo e la scuola elementare Pietro Novelli, un’eventualità che, secondo il consigliere, creerebbe tensioni, laddove fino a questo momento ha regnato collaborazione e serenità, cioè nei rapporti da sempre proficui fra la Novelli e la Veneziano.

“L’importante – ha spiegato Intravaia – è, oltre a salvaguardare la tradizionale collaborazione fra due scuole contigue e “amiche”, tutelare l’integrità della scuola Guglielmo nel suo plesso centrale, storica istituzione scolastica cittadina. Per preservare entrambe le priorità, l’unica soluzione è la seguente: attribuire la sezione di San Martino delle Scale alla scuola Pietro Novelli, così da consentirle di acquisire lo status di istituto comprensivo, senza ledere l’integrità della Guglielmo, poiché tale unione con la frazione è di recente formazione; accorpare il plesso cittadino della Guglielmo II alla scuola Morvillo; lasciare immutata la collaborazione storica e proficua fra la Novelli e la Veneziano.

La politica monrealese è chiamata ad un’assunzione di responsabilità di fronte ad una vicenda che riguarda la formazione di migliaia di giovani concittadini, cioè il nostro futuro. Le istituzioni hanno il compito di garantire serenità di scelta alle famiglie e pari opportunità fra tutte le istituzioni scolastiche, senza cannibalismi e prevaricazioni, così che possano mettere in campo scelte didattiche valide e innovative, come hanno dimostrato di sapere fare negli ultimi anni”.
Marco Intravaia