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Calcio a 5: rinviare la giornata di campionato, una decisione saggia

Maximiliano Birchler

Adesso resta il nodo della data utile per il recupero

PALERMO, 5 novembre – Alla fine la decisione si è rivelata saggia. Il non giocare la settima giornata del girone A del campionato di serie C1 ha evitato che un pomeriggio di sport e di svago si trasformasse in un patema d’animo per decine di famiglie e soprattutto che vedesse mettere a rischio l’incolumità di tante persone.

Anche per questo è stato un weekend anomalo, quello trascorso, cominciato venerdì sera con un vertice in prefettura, al termine del quale il responsabile regionale del calcio a 5, Maximiliano Birchler, con senso di responsabilità, ha optato per ascoltare il monito proveniente dal dipartimento regionale di Protezione Civile, che annunciava allerta meteo “rossa” e rinviare l’intera giornata. I fatti, pur col senno di poi, gli hanno dato ragione e come è andata in tanti comuni, specie dell’interno della Sicilia, è cronaca di questi giorni.
Il problema del maltempo (anche se in tante zone è stato molto di più che semplice maltempo) non sarebbe stato tanto la disputa della partita, anche perché, chi sa di calcio, sa bene che anche sotto la pioggia battente, a meno di non trovarsi in campi dove il pallone galleggia, un incontro si può anche disputare. Il problema sarebbero stati gli spostamenti. Raggiungere il comune di destinazione, attraversando strade che già col tempo buono nascondono delle insidie. Figuriamoci con il finimondo che è venuto giù.


Il Monreale calcio a 5, ad esempio, avrebbe dovuto giocare a Partinico contro il Partinicaudace di mister Zapparata e per far questo, 90 su 100, la carovana di auto (giocatori, staff tecnico, dirigenti e qualche tifoso) avrebbe dovuto percorrere la SS186 che nel tratto tra Sagana e Borgetto con quelle condizioni di tempo fa davvero paura e dove nel secondo pomeriggio, al termine del match eventuale, era un inferno d’acqua. In alternativa avrebbe dovuto imboccare l’autostrada, con il rischio di trovarsi impantanata nei sottopassaggi dell’uscita da Palermo. Insomma, si sarebbe ritrovata tra Scilla e Cariddi, con un unico desiderio: quello di tornare a casa sani e salvi e non certo quello di giocare una partita di calcio a 5.
Resta adesso il dilemma della data da individuare per recuperare la giornata rinviata. Un problema che certamente la federazione con saggezza saprà superare, trovando una data meno invasiva possibile per giocatori, tecnici e dirigenti, tenuto conto delle esigenze di tutti.
Comunque sia, le partite verranno disputate in un clima (non solo meteorologico) più sereno, a beneficio dello sport e del piacere di giocare, a riprova del fatto che per far gol non sempre è necessario buttare un pallone in rete.