Piano Geli, le sospendono la fornitura idrica per morosità e fa causa: la Procura archivia

Le indagini riguardavano l’acquedotto Cama srl. Il fatto potrebbe costituire un precedente

MONREALE, 13 maggio – Una disputa sui prezzi delle bollette idriche e sulle autorizzazioni sanitarie ed amministrative era sfociata in un contenzioso fra V.S. e l’acquedotto Cama srl che gestisce l’erogazione nella zona di Piano Geli, dopo che l’azienda, a causa dei mancati pagamenti dell’utente, aveva deciso di interrompere la fornitura.

La Procura della Repubblica, però, nella persona del pm Claudia Bevilacqua, ha archiviato tutte le ipotesi di reato che sembravano addensarsi sull’ente, con un comportamento che potrebbe diventare un importante precedente.
La vicenda era nata dopo che l’utente, una donna della frazione, aveva ritenuto che le tariffe applicate dall’Acquedotto Cama s.r.l. fossero troppo esose e che l’intero servizio idrico fosse privo delle autorizzazioni sanitarie e amministrative necessarie.
Da questo era nata una controversia con il legale rappresentante dell’acquedotto, che rifornisce più di 400 abitazioni nel comprensorio di Piano Geli, interrompendo anche il pagamento delle bollette ma continuando ad usufruire dell’acqua proveniente dal pozzo privato. La società, dopo diversi avvisi di messa in mora, decideva di apporre i sigilli al contatore in uso all’utente.
Le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Palermo, però, per i reati di abuso d’ufficio ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni, hanno condotto all’archiviazione di tutte le ipotesi di reato contestate all’amministratore della Cama, Raffaele Mangiapane - assistito dagli avvocati Marcello Montalbano e Andrea Bellafiore.
I legali hanno documentato la regolarità amministrativa dell’intero servizio idrico reso nel Comune di Monreale e la correttezza del provvedimento di apposizione dei sigilli al contatore dell’utente moroso.
Nessun atto illegittimo, inoltre, è possibile addebitare a funzionari comunali o del Genio Civile che hanno operato nel rispetto delle norme.
L’Acquedotto Cama, adesso, è in attesa di veder riconosciute le proprie ragioni anche davanti al giudice civile per ottenere il pagamento delle numerose bollette dell’acqua mai pagate dall’utente.