Rifiuti, risarcimento sì, assunzione no: il tribunale del lavoro rigetta il ricorso dei dipendenti Tech

Entro 40 gironi le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello

MONREALE, 23 giugno – Non hanno diritto all’assunzione i lavoratori della Tech Servizi che avevano svolto il servizio di smaltimento dei rifiuti nel territorio del Comune di Monreale e che poi erano stati licenziati quando ad aggiudicarsi l’appalto era stata la Ecogestione srl.

Lo ha stabilito la Corte di Appello di Palermo, sezione controversie del lavoro, composta da Gianfranco Pignataro (presidente), Cinzia Alcamo (consigliere) e Claudio Antonello (consigliere relatore), che giovedì ha emesso una sentenza che vanifica le speranze di mantenere l’occupazione per 27 lavoratori, licenziati quando la Tech aveva perso l’appalto in favore, come detto, della Ecogestione.
Per la cronaca si tratta di Geatano Amari, Giuseppe Barlotta, Enzo Cipri, Giovanni Corrao, Pietro D’Agostino, Salvatore D’Agostino, Lorenzo D’Arminia, Matteo Faro Ferruggio, Vincenzo Fecarotta,Giusepe Fiore, Fabio Gambino, Michele Greco, Angelo Guaiana, Marco La Corte, Emanuele Li Causi, Ivan Lo Cicero, Massimo Lo Cicero, Natale Lo Cicero, Fulvio Morgano, Massimo Palazzolo, Fabio Picarella, Vincenzo Pirrello, Francesco Pitarresi, Francesco Provenzano, Francesco Rappa, Pietro Riccobono, Giovanni Schimmenti e Marcello Trippodo.
Il verdetto, in pratica, cambia l’esito del giudizio di primo grado, a seguito del quale i lavoratori si erano visti riconoscere il diritto all’assunzione. In appello, invece, avranno diritto ad un risarcimento pari al periodo nel quale la Ecogestione aveva prestato
servizio per conto del Comune (16 dicembre 2015-16 agosto 2016), ma non ad essere assunti proprio da quest’ultima azienda.
I lavoratori, tra l’altro, nella loro azione giudiziaria, avevano chiamato in causa pure il Comune di Monreale, difeso dall’avvocato Filippo Buttà, poiché non avrebbe preteso la loro assunzione in nome della clausola di salvaguardia, quella, cioè, che obbliga la ditta subentrate e farsi carico delle posizioni lavorative già presenti e quindi, in questo caso, il posto di lavoro presso la Ecogestione.
Da questo giudizio, in pratica, proprio il Comune è l’unico soggetto ad uscire realmente vincitore su tutta la linea, se si considera, invece, che per i lavoratori la vittoria è parziale (hanno ottenuto il risarcimento, ma non il posto di lavoro), così come per la Ecogestione srl che non sarà costretta ad assumere gli operai Trch, ma dovrà sborsare in loro favore circa otto mensilità relative al periodo in cui gestiva il servizio per conto del Comune.