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Confiscati i beni di Antonio Badagliacca, recentemente scomparso

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Il valore complessivo è stimato attorno ai due milioni di euro

MONREALE, 29 giugno – Arriva la confisca definitiva dei beni di Antonio Badagliacca, recentemente deceduto, ritenuto esponente di spicco della famiglia mafiosa di Monreale. Beni, che secondo le stime del tribunale di Palermo, avrebbero un valore che si aggira sui due milioni di euro.

Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti a “Cosa nostra”, svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, avevano già portato, nel marzo 2020, all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di confisca di beni di Antonio Badagliacca, nato a Monreale il 27 aprile 1946 e, come detto, recentemente deceduto.

Con il provvedimento è stata dichiarata l’irrevocabilità della confisca e l’ingente patrimonio, riconducibile a “Cosa nostra”, è entrato definitivamente a far parte del patrimonio dello Stato.
Badagliacca era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Perseo” con l’accusa di essere stato il reggente della famiglia mafiosa di Monreale, riportando una condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione. Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato 3 abitazioni, 2 ville, 3 magazzini, 1 lastrico solare, 10 appezzamenti di terreno, tutti ubicati a Monreale. Infine 18 rapporti bancari.

 

  

· Enzo Ganci · Editoriali

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