Circo di Svezia, i carabinieri bloccano lo spettacolo e identificano quaranta persone

Domani, a meno di cambiamenti, il circo dovrebbe smontare il tendone

MONREALE, 5 febbraio – Non si placano le polemiche attorno al circo di Svezia, le cui disavventure non si placano dopo l’episodio dello scorso 28 gennaio, quando la tigre Oscar riuscì scappare dalla gabbia nella quale era rinchiusa, girovagando per la circonvallazione di Monreale, prima di essere catturata.

I carabinieri questa mattina hanno identificato una quarantina di spettatori. Ci sono stati attimi di tensione visto che qualcuno si è rifiutato di dare le proprie generalità. L'identificazione, dicono i militari, è stata necessaria per dimostrare che senza autorizzazione il circo continuava a svolgere gli spettacoli. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono arrivati gli uomini della Polizia Municipale,
«È stato molto brutto soprattutto per i bambini che uscendo dallo spettacolo domenicale sono stati bloccati insieme ai genitori. Le loro facce era sconsolate - racconta un genitore all’agenzia ANSA - Non riusciamo a capire perchè non si mettano dei vigili urbani fuori dal tendone prima dello spettacolo anzichè fare trovare le forze dell'ordine fuori alla fine dello spettacolo».

«La vicenda è paradossale - dice l'avvocato Francesco Noto che difende il circo Svezia - I circensi sono vittime. La tigre è stata fatta scappare. Hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Da 50 anni fanno spettacoli e non è mai successo. Quindi si va contro delle vittime. In secondo luogo visto che i posti sono meno di 200 non c'è bisogno di autorizzazioni, ma solo della Scia che prevede il pagamento del suolo pubblico. Il Comune di Monreale non ha consentito il pagamento del suolo pubblico. Nuova ingiustizia. Ripeto al momento non c'è alcun provvedimento del Comune che vieta gli spettacoli».

Stamattina, frattanto, i vigili urbani, hanno rimosso diversi cartelli pubblicitari a “gonfalone” che preannunciavano gli spettacoli, perché non rispondenti al regolamento di Polizia Urbana. L’azione dei vigili urbani, come ha spiegato il comandante facente funzione, Castrense Ganci, dettata anche da motivi di sicurezza, in considerazione delle forti raffiche di vento, che avrebbero potuto creare pericoli all’incolumità.

Domani, frattanto, a meno di ulteriori sorprese, il circo dovrebbe smontare il tendone ed andare via.
Sulla disputa fra il leader degli animalisti Enrico Rizzi ed il sindaco Piero Capizzi, che si sono denunciati reciprocamente (Rizzi ha denunciato il sindaco per abuso d’ufficio ed omissione d’atti d’ufficio, Capizzi, dal canto suo ha querelato Rizzi per calunnia e diffamazione) intervengono i consiglieri comunali Toti Gullo e Mimmo Gelsomino, a nome del gruppo di Alternativa Civica, che esprimono solidarietà al primo cittadino: “Riteniamo davvero singolare – affermano – che al sindaco venga attribuita qualsiasi responsabilità, sia reali che inesistenti, anche quando, come in questo caso, non ha interferito sulle attività amministrative”.