San Cipirello, pasti nella spazzatura: polemica tra sindaco e Azione Sociale

E sul web si alza il coro antimigranti

SAN CIPIRELLO, 10 agosto – Pasti gettati nella spazzatura ed è polemica tra il sindaco e una cooperativa che gestisce un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo. A pubblicare le foto che documentano gli sprechi è stato il primo cittadino Vincenzo Geluso.

Le immagini, postate su Facebook, mostrano l’abbandono di pasti ancora sigillati. Interi sacchi pieni di pasta al sugo con su l’etichetta della cooperativa che li prepara. Sembra che la scoperta sia stata fatta dagli operatori ecologici davanti il Centro di accoglienza che si trova in contrada Gianvicario, lungo la sp4. La struttura, di proprietà privata, è in funzione da meno di due mesi ed è gestita dalla cooperativa “Azione sociale” di Caccamo. Il centro ospita nuclei familiari con bambini. In tutto 20 persone. “Sono super arrabbiato – scrive il sindaco sul suo seguitissimo profilo social-, sicuramente questo cibo era per qualche comunità che abbiamo nel nostro territorio, non sarà stato di loro gradimento. Non è giusto buttare le cose da mangiare quando la gente muore di fame. Amministro un paese con tante difficoltà, la gente fa la fila per il banco alimentare e poi vedere questo spreco non è giusto”. Immediate e prevedibili le razioni dei suoi contatti. Oltre alla comprensibile indignazione, si registra però anche una protesta dai toni xenofobi. “Meritano solamente di essere rimandati tutti al loro paese - scrive Anna B.-. Sono personalmente stanca e pure offesa di vederli tutto il giorno in giro a non fare nulla”.

I toni si infiammano e Francesco C., così come altri, non risparmia insulti contri gli stranieri. Qualcuno tenta a stento di bilanciare la discussione con appelli alla tolleranza. Ma ormai è tardi. Giacomo T., simpatizzante di Forza Nuova, si spinge oltre le parole: “Sapete fare solo chiacchere –scrive -. Sono sicuro che se si organizza qualcosa contro i negri nessuno si presenta, o al massimo 2 persone”. A questo punto ci si aspetterebbe un richiamo al buonsenso oltre che alla legge. Ma la situazione ormai sembra sfuggita di mano. E contro lo stesso Geluso arrivano anche alcune critiche: “Sarebbe meglio dare delle informazioni più dettagliate – scrive Andrea-. Così non si va da nessuna parte e si fomenta solo il razzismo”. “Ho solo parlato di sprechi”, risponde il sindaco vicino al Pd, ma con alle spalle una lunga militanza in An. A spiegare il perché di quel cibo nella spazzatura è stato ieri Danilo Gianfortone, responsabile della cooperativa Azione sociale: “La ditta che ci fornisce i pasti stavolta ne ha portati più del necessario. E la pasta non è piaciuta agli ospiti, che non si erano mai lamentati. E’ stato solo un caso. E non succederà più”. A San Cipirello e San Giuseppe Jato, fra Cas, Centri accoglienza per minori e Sprar, ci sono circa 130 migranti. 55 di questi fanno parte del sistema di accoglienza integrata gestito dai due Comuni e dalla cooperativa “La Fenice”. E per il quale il Ministero dell’Interno ha già stanziato 1 milione e 200 mila euro per due anni. Da settimane su alcune pagine social locali si registra però un clima di insofferenza contro i migranti. Nei giorni scorsi, in uno dei gruppi, si leggeva questo avviso a ripetizione: “I nostri ospiti stranieri hanno iniziato a disturbare i nostri figli. Andiamo a ribellarci”.

Successivamente il primo cittadino, sempre su suo profilo Facebook, ha aggiunto: “Ho parlato con uno dei responsabili della struttura immigrati, la cooperativa Azione Sociale di Caccamo. Si sono scusati dell'accaduto, cambieranno tipo di alimento più vicino alle loro usanze e allo stesso tempo metteranno dei contenitori per far bene la raccolta differenziata. Io stesso fornirò del materiale illustrativo per far capire bene come farla”.

 (fonte: vallejatonews.it)