Stop alle corse del 389 dal 1° novembre? Martedì ne sapremo di più

In programma un tavolo tecnico fra il Comune e l’Amat

MONREALE, 25 ottobre – Le idee saranno più chiare per tutti il 30 ottobre, quando il Comune di Monreale si siederà al tavolo con l’Amat nel tentativo di fissare alcuni punti cardine per mantenere un servizio che, se cessato, costituirebbe una vera e propria iattura per centinaia di utenti.

Sì, perché al centro della discussione ci sarà le “minaccia” ventilata dall’azienda trasporti palermitana di sospendere le corse per Monreale, per quanto poco frequenti siano, effettuate dalla linea 389. Una disdetta per turisti, pendolari, ma soprattutto per i tanti studenti che quotidianamente prendono l’autobus per i loro spostamenti nelle scuole del capoluogo.
Ma qual è il problema? È che l’Amat è ai ferri corti con il Comune di Palermo ed ha “minacciato” la sospensione di alcuni servizi periferici, ivi compreso lo sconfinamento a Monreale del 389 effettuato in virtù di un accordo tra il comune normanno e quello palermitano.


Tanto che Monreale la quota da destinare all’erogazione del servizio dell’autobus Amat non la versa all’azienda di via Roccazzo, ma proprio al comune di Palermo, con cui, a suo tempo, aveva sancito il rapporto.
Prova ne sia che ancora della possibile interruzione del servizio il Comune di Monreale non ha ricevuto notizia.
Frattanto, però, sembra che già gli autisti, sommessamente, provvedano ad informare i passeggeri, avvisandoli dello stop delle corse con destinazione Monreale a partire dal 1° novembre.
Sulla questione interviene Salvino Caputo, di Orgoglio Siciliano, che ha chiesto all’amministrazione comunale di attivarsi immediatamente per evitare l’interruzione del fondamentale servizio pubblico. “ L’interruzione del servizio pubblico – afferma – incidera’ pesantemente sulla gia’ disastrata economia locale e impedira’ a turisti e pendolari di raggiungere Monreale. Oltre ai disagi per gli studenti e per tutti coloro che da Monreale utilizzano il mezzo pubblico per motivi di lavoro oltre che di studio. Ancora una volta le scelte e l’immobilismo dell’amministrazione ricadono sulla nostra comunita’ e sulla economia dei nostri commerciati. Senza autobus per loro e per gli operatori turistici sarebbe un danno irreversibile.

Dopo la notizia che le famiglie dovranno farsi carico del costo del servizio di scuolabus adesso arriva quella della interruzione del servizio pubblico gestito da Amat. Mi chiedo a questo punto a cosa serve mantenere in vita un’amministrazione comunale che non riesce nemmeno a garantire la ordinaria amministrazione. Ne’ a garantire il regolare funzionamento del Consiglio comunale. Spero – ha concluso Caputo – che almeno riescano a impedire la sospensione del servizio per il bene della nostra comunità”.