Dalla Regione 30 milioni per il consolidamento di aree in frana: non c'è Monreale

Caputo : “Continuiamo a restare fuori dai grandi interventi di finanziamenti pubblici”

MONREALE, 30 novembre – Non figura Monreale fra i comuni della Sicilia beneficiari del programma di investimenti previsto dal governo della Regione, che stanzia oltre 30 milioni di euro per il consolidamento delle aree a rischio franoso. Lo sottolinea l’ex sindaco Salvino Caputo che pone ancora una volta l'attenzione di costituire a Monreale all'interno degli uffici comunali uno staff che si occupi esclusivamente di progettazione.

"L'intera area di San Martino delle Scale, dopo gli incendi degli ultimi anni – afferma Caputo – è soggetta a gravi fattori di dissesti idrogeologici che mettono a rischio intere aree abitate oltre che le arterie di attraversamento. L'abitato di Pioppo e la via Provinciale subiscono continui smottamenti e cadute massi che in piu' occasioni hanno determinato la interruzione della viabilità. Gran parte del territorio e' catalogata a rischio R2 - R 4 , cioè di alto pericolo e non riusciamo a essere inseriti in un grande programma di investimenti, oltre 30 milioni di euro provenienti dal Fondo di Sviluppo di Coesione e per alcuni interventi vanno a gravare su Patto per il Sud recentemente rimodulato.

Se e' vero che non vi sono risorse – prosegue l’esponente di Orgoglio Siciliano – per coinvolgere professionisti esterni, impegniamo i nostri ingegneri, architetti, geometri e geologi per creare un parco progetti. Personalmente mi fa riflettere notare che Comuni come Petralia Soprana ( 1,5 milioni ), Mezzoiuso ( 1 milione ) Collesano ( i,3 Milioni ) e Cefalu' (1,8 milioni ) , per restare in provincia di Palermo , ottengano ingenti finanziamenti per mitigare o risolvere i pericoli di dissesto dei loro territori e Monreale che ha intere zone caratterizzate da frane e smottamenti , non riesca a ottenere finanziamenti. Delle due l'una. O non presentiamo progetti, o se li presentiamo, sbagliamo o siamo sfigati. E in ogni caso non e' piu' possibile, per il futuro che la nostra' città' deve essere tagliata fuori da progetti che si potrebbero concludono anche in risorse, sviluppo e lavoro ".