Ecotassa per i comuni che non raggiungono il 65% di differenziata. Fra questi, però, non c'è Monreale

Il vicesindaco, Giuseppe Cangemi

Rassicura il vicesindaco Cangemi: “Abbiamo sempre pagato il tributo alla Rap. Anzi, contiamo di ridurre il la Tari”

MONREALE, 12 gennaio – Non ci sarà Monreale tra i comuni della Sicilia che non hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata e che per questo saranno colpiti da un aumento della Tari. La cosiddetta Ecotassa, prevista dalla Finanziaria del 2016, infatti, il Comune di Monreale l'ha sempre pagata alla Rap, con tanto di fatture”.

La rassicurazione arriva dal vicesindaco ed assessore ai Servizi Ambientali, Giuseppe Cangemi, dopo il diffondersi di notizie che volevano invece Monreale colpita dalla scure del tributo voluto dalla Regione.
“Vorrei invitare a non diffondere allarmismi che non hanno alcuna ragion d’essere poiché nessun salasso aspetta Monreale per cui il tributo addizionale per il deposito in discarica è già previsto regolarmente da alcuni anni ormai dalla legge regionale così come per tutti i Comuni che non hanno ancora raggiunto il 65% di differenziata.

La riunione, che il dipartimento regionale dei Rifiuti ha indetto, è servita semplicemente a fare il punto sulla situazione e ad uniformare l’applicazione del tributo addizionale per il deposito in discarica per i Comuni che non arrivano ancora a 65%, dal momento che lo stesso dipartimento, nella sua azione di indirizzo e controllo, ha rilevato che i gestori delle discariche lo applicano in modo diverso.
Ciò che conta è che oggi Monreale ha ridotto notevolmente i conferimenti in discarica per cui andiamo incontro ad una sempre maggiore crescente percentuale di raccolta differenziata che nei prossimi mesi grazie alle azioni già programmate ed in fase di implementazione ci permetterà di raggiungere il 65%. Anzi – conclude Cangemi – dal momento che, proprio per i minori conferimenti in discarica, sarà possibile rivedere la Tari al ribasso, così come ah affermato il sindaco nei giorni scorsi”.