Quella sanzione all’ingegnere Busacca non andava bene: adesso il Comune pagherà con un debito fuori bilancio

L'ingegnere Maurizio Busacca

Ma la Cgil insorge: “Paghi il segretario comunale”

MONREALE, 20 giugno – Era stato sanzionato pesantemente, con un’ammenda da 350 euro, ma soprattutto con una sospensione dal servizio e dalla retribuzione per dodici giorni. Quella “punizione”, però, era arrivata fuori tempo massimo, tanto che, dopo che l’interessato ha fatto ricorso al tribunale del lavoro, il Comune è stato condannato al pagamento delle spese legali a causa di questo “errore”: 5.196,92 euro, oltre interessi.

Una rivincita per l’ingegnere Maurizio Busacca, dirigente apicale dell’ufficio tecnico del comune per pagare la cui controversia il Consiglio comunale, nella prossima seduta, dovrà riconoscere un debito fuori bilancio. Il punto è già stato calendarizzato dal presidente del Consiglio Marco Intravaia e sarà discusso lunedì pomeriggio, in una seduta che di riconoscimenti di debiti fuori bilancio ne prevede ben 21.

Sul punto, però, interviene la Cgil cittadina, prendendo le distanze da questa soluzione. Non per una questione di merito, sulla quale si è già espresso il tribunale del lavoro, quanto per il ricorso al riconoscimento del debito, in ragione di un precedente datato 2016.
In quella circostanza, come afferma il sindacato in una nota, per una transazione contro una dipendente del Comune, per una questione relativa ad un verbale errato elevato dal Corpo di Polizia municipale (poi annullato in autotutela), ma che aveva prodotto dei costi per 470 euro, non si era fatto ricorso al riconoscimento del debito fuori bilancio. In quel caso era stato redatto un atto deliberativo a firma del segretario comunale Domenica Ficano, che avallava la transazione “a condizione che il Comune non subisca danno erariale dall’errore compiuto dai vigili che hanno la dovuta professionalità per comprendere come va fatto un verbale in considerazione che si contesta non il fatto, ma la forma, pertanto la somma va recuperata”.
“Bisogna utilizzare lo stesso metro di valutazione – afferma Silvio Russo, segretario aziendale della Cgil che chiede che a pagare sia adesso il massimo dirigente del comune – e gestire con coerenza l’eventuale recupero delle somme, sia che si tratti di dipendenti, sia che si tratti di un dirigente. Non riusciamo a comprendere – prosegue – come sia possibile pretendere massima professionalità dai vigili urbani che hanno commesso un errore formale e non essere coerenti quando lo stesso errore “formale” viene commesso dal responsabile dei procedimenti disciplinari che, guarda caso, è anche lo stesso dirigente del settore Economico Finanziario che aveva chiesto per i vigili il recupero e l’addebitamento delle somme”.