Vicenda Busacca, Gullo: “Ci si interroghi sul perché fu comminata la sanzione”

L'ex sindaco Toti Gullo

Ritengo che sia opportuno entrare nel merito della vicenda

MONREALE, 22 giugno –“Non è mia intenzione prendere posizione in favore dell’attuale segretario comunale, che certamente non ha bisogno del mio intervento, né quella di polemizzare con la Cgil di Monreale, che ha sollevato il caso. Riterrei opportuno, però, che ci si interrogasse sui motivi che hanno determinato la sanzione di sospensione irrogata all’ingegnere Maurizio Busacca”.

Sono parole dell’ex sindaco ed ex consigliere comunale, Toti Gullo, a proposito della presa di posizione della Cgil di Monreale, che, due giorni fa, sulle colonne di questa testata, aveva manifestato la volontà di utilizzare lo stesso metro di valutazione già usato tre anni fa in occasione di un caso analogo e far pagare al segretario generale del Comune la somma (poco più di 5.000 euro) necessaria al riconoscimento del debito fuori bilancio, con cui il Comune dovrà pagare le spese processuali, al cui esborso è stato condannato, dopo aver perso la causa relativa alla sanzione comminata al dirigente apicale dell’Ufficio Tecnico.

“Nessuno – prosegue Gullo – si chiede come mai si sia arrivati a sanzionare in questo modo un dirigente, cosa che, a mia memora, si è verificata per la prima volta. Non si è interrogata la Cgil, non si è interrogata la politica, non si è interrogato il Comitato Pioppo Comune, che pure nelle vicende che riguardano la frazione (la sanzione irrogata riguarda proprio la vicenda della scuola materna di via Polizzi a Pioppo, ndr) è zempre molto attento. Ritengo, invece, che sia necessario interrogarsi e soprattutto pensando a quanto sia costata la vicenda al comune anche e soprattutto dal punto di vista finanziario. Ritengo, infatti, che il danno, in termini economici, sia stato di gran lunga più grave di quanto non lo sia stata la condanna al pagamento delle spese processuali, dovuta al fatto che il Comune è stato condannato per aver agito oltre i limiti temporali consentiti dalla legge”.