Differenziata, occorre ripartire dal 42%, un dato che non può essere disatteso

L'ex vicesindaco Giuseppe Cangemi

Riceviamo e pubblichiamo...

Gentile direttore,
prendendo spunto dalla sua sollecitazione, da assessore all’igiene urbana uscente, nell’augurare buon lavoro a Salvatore Grippi, nuovo assessore al ramo, vorrei comunque esprimere alcune riflessioni su una problematica che reputo davvero importante per la nostra città e per la cui soluzione, purtroppo, buona volontà e collaborazione dei cittadini non sono sufficienti.

Confermo che si tratta sicuramente di una questione ampia e difficoltosa, dove spesso a giocare un ruolo cruciale sono anche diversi fattori esterni all’amministrazione. Ciò che ritengo fondamentale, però, al di là delle possibili e reali difficoltà, è che l’amministrazione comunale tenga alta una precisa linea programmatica d’azione in materia. L’amministrazione di cui ho fatto parte, in qualità di Vicesindaco ed anche di assessore all’igiene urbana, ha operato in tal senso: promosso progressivamente precise politiche in materia di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, riaperto gli eco centri comunali, attuato già nel 2017 la raccolta differenziata porta a porta nel centro storico di Monreale con l’estensione del servizio, nel 2018, su tutto il territorio comunale. Sicuramente non è stato facile, ma con strenuo impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, abbiamo adempiuto alle disposizioni regionali in materia, evitato sanzioni per il nostro Comune e soprattutto abbiamo fatto in modo che i problemi legati al conferimento dei rifiuti in discarica, benché fattori esterni all’amministrazione, non avessero refluenze negative sulla nostra città.


Nonostante gli episodi di abbandono indiscriminato dei rifiuti ancora oggi persistenti, grazie alla campagna di sensibilizzazione, la collaborazione della cittadinanza proclive al cambiamento e l’impegno degli operatori, siamo riusciti a raggiungere un risultato storico, mai verificatosi prima, toccando a fine mandato il 42% di raccolta differenziata.
Questo dato non può essere disatteso: è la risultante di impegno e sacrifici della cittadinanza che, adesso, deve riceverne i benefici in termini di decoro, igiene e riduzione di costi. Le linee programmatiche possono essere nuove o in linea con quelle precedentemente adottate; in entrambi i casi non possono prescindere dal controllo per il contrasto dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti, dall’attuare azioni migliorative per il corretto conferimento e smaltimento, dal potenziare la sensibilizzazione sulle problematiche ambientali anche attraverso precise azioni formative sul tema nelle scuole di cui lascio in atto il progetto “Facciamo la differenziata” giunto ormai al suo secondo ciclo.
Sicuramente tanto si è fatto ma tantissimo ancora s’ha da fare e le idee al riguardo devono essere chiare e già in atto: se così non fosse, trasformeremmo i progressi fin qui fatti in un nulla di fatto che farebbe retrocedere la nostra città. Mi auguro, quindi, che chi è preposto a dare risposte e speranze ai cittadini lo faccia nel più breve tempo possibile: Monreale se lo merita.

* ex vicesindaco e assessore all'Igiene Urbana del Comune di Monreale