Quei rifiuti di piazzale Candido, un saluto da Monreale

Benché non ci sia una postazione ufficiale i cumuli di immondizia fanno sempre (per nulla) bella mostra

MONREALE, 18 agosto – Chi l’ha detto che ai passanti che lasciano il centro abitato di Monreale non vada rivolto un “affettuoso” saluto? Le buone maniere sono sempre da tenere in considerazione e, come lo zucchero, non hanno mai guastato alcuna bevanda.

Il saluto lo regala qual cumulo di rifiuti di piazzale Candido, oggi un parcheggio comunale, posto alla fine di via Venero, subito prima del semaforo installato all’incrocio con la Circonvallazione. Venti metri di sacchetti per strada (poco più, poco meno, a seconda della “cortesia” dei cittadini), che servono a dire: portate con voi un nitido ricordo di Monreale. Un modo per far sì che chi si avvia ad addentrarsi in un altro territorio abbia ben in mente un elemento caratterizzante del nostro amato paese, famoso nel mondo per il suo duomo, patrimonio dell’umanità, ma – purtroppo – non solo.
Cogliere l’aspetto ironico di questa premessa è fin troppo facile, anche se – ovviamente – ci sarebbe ben poco da ironizzare. Forse, però potrebbe essere un modo efficace per sottolineare un malcostume che si rivela ben lungi dall’esaurirsi.


È chiaro che in questo caso nessuno può parlare di disservizio, di disorganizzazione della raccolta, di inefficienza del Comune, meno che mai di negligenza degli operatori, che, anzi, in questi giorni, anche con temperature parenti strette dei 40° hanno lavorato con spirito di servizio e di abnegazione per rendere pulito un territorio che alcuni cittadini si sforzano invece di sporcare indiscriminatamente. Diciamolo chiaramente: questo triste spettacolo ha solo una paternità: l’inciviltà.
In quel luogo la postazione rifiuti non esiste più da oltre un anno, da quando l’amministrazione precedente, con una decisione coraggiosa, decise di passare ad un altro sistema di smaltimento. Eppure tante gente fa finta di avere dimenticato questo, fa finta di non accorgersi che il proprio sacchetto cadrà vergognosamente a terra, dove servirà ad imbruttire il paesaggio e a dare il saluto ai passanti di cui sopra, perché non dimentichino, qualora lo avessero già fatto, qual è il livello di civiltà di alcuni monrealesi, per colpa dei quali, però, va a farsi benedire il buon nome di tutti, anche di quelli che, invece, osservano bene le regole del vivere civile. Senza contare le nefaste conseguenze per l’igiene e la salute pubblica. Insetti, topi e cani randagi ringraziano sentitamente.