Piazze chiuse al transito, Marco Intravaia: ''Scelta di coraggio e lungimirante per il futuro della nostra città''

“Non pensare solo all’immediato, ma assumere una visione prospettica che ci faccia sperare in un futuro qui per i nostri figli”

MONREALE, 27 agosto - “Era ora. Niente più macchine in sosta davanti all’ingresso secondario o principale del duomo o in transito accanto ad un bene sotto l’egida dell’Unesco; immagini che non rendono merito alla bellezza e alla cultura della nostra città. Ringrazio il sindaco Alberto Arcidiacono per avere messo in campo ogni sforzo pur di realizzare uno dei punti ineludibili dell’accordo che ci ha portato al governo cittadino”.

Il presidente del Consiglio comunlale, Marco Intravaia non ha nascosto la sua soddisfazione per quello che ritiene un traguardo storico per Monreale con la chiusura delle due piazze. Una svolta verso un nuovo modo di intendere il turismo e migliorare la qualità della vita, un aspetto in cui ha sempre creduto, scontrandosi contro vecchie logiche e pagando anche di persona il fio del suo impegno in questo senso. Da ieri, le due piazze restano chiuse, rimane aperta al transito, ma non nei week end, soltanto la via Roma. Il venerdì, sabato e domenica, Monreale si troverà a vivere la stessa felice condizione per il commercio e la vita cittadina che sperimenta ogni anno con gioia nelle giornate della festa del 3 maggio.


“Ringrazio soprattutto i commercianti – ha continuato Intravaia – e ne comprendo in pieno le ragioni di paura nei confronti del cambiamento, che tutte le persone ragionevoli non possono non condividere, ma se vogliamo dare una svolta alla vita della città, se vogliamo che il turismo diventi finalmente il motore principale della sua crescita dobbiamo tutti essere coraggiosi e lungimiranti; non fermarci al domani o al dopodomani, ma assumere una visione prospettica che ci faccia sperare in un futuro qui per i nostri figli. Queste scelte sono state fatte con successo e risultati eccellenti in ogni città riconosciuta bene Unesco, non capisco perché a Monreale dovremmo continuare ad essere pavidi. La mia posizione – ha aggiunto - è coerente con quella in cui ho sempre creduto; sono stato “sfiduciato” su questo aspetto durante la mia precedente esperienza amministrativa, traendone le conseguenze con le mie dimissioni da assessore. Questa squadra di governo, invece, ha creduto coralmente nel provvedimento, lavorando con coerenza per raggiungere gli obiettivi prefissati senza intenzione di nuocere agli altri o delegittimare il lavoro altrui”.