Giù le mani dai bambini, ieri manifestazione di sensibilizzazione sul caso Bibbiano

Raduno a piazza Canale e sfilata fino a piazza Guglielmo

MONREALE, 30 agosto – Un centinaio di partecipanti, soprattutto donne, alcune accompagnate dai loro figlioletti, hanno manifestato e sfilato ieri a Monreale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul gravissimo e grottesco caso scoppiato alla fine del giugno scorso a Bibbiano, paesino di 10.000 anime in provincia di Reggio Emilia, al centro dell’inchiesta dei carabinieri denominata “Angeli e Demoni”.

L’inchiesta ha messo in luce il comportamento di assistenti sociali, psicologi ed amministratori politici anche di altri paesi vicini tutti coinvolti ed aderenti a vario titolo alla ONLUS “Hansel e Gretel”. In pratica con false certificazioni, maltrattamenti sui minori, tentata estorsione e falso in atto pubblico, avrebbero tolto i bambini alla legittima potestà parentale per affidarli ad altre famiglie.
La vicenda riguarda decine di casi. Il tribunale di Bologna che sta esaminando le singole situazioni ad oggi è riuscito a far ricongiungere ai rispettivi familiari i bambini coinvolti nel traffico, una decina, e sta lavorando velocemente per correggere e ripristinare i ricongiungimenti familiari.
La manifestazione di oggi, fortemente voluta dalle associazioni monrealesi “Basta poco per renderli felici”, “Con.vi.vi con l’Autismo” e “Agape” ha avuto inizio a piazza Inghilleri ove era stato organizzato il raduno per poi sfilare per via Pietro Novelli, piazza Duomo ed ultimare il percorso a piazza Guglielmo II.

I partecipanti hanno indossato delle magliette con la scritta “Giù le mani dai bambini”, slogan che è stato gridato ad alta voce durante il percorso ed all’arrivo a piazza Guglielmo Ii dinanzi allo striscione hanno posizionato delle scarpette bianche come simbolo e testimonianza di solidarietà nei confronti dei bambini e delle famiglie vittime di Bibbiano.
Hanno aderito e partecipato Mimmo La Malfa della “Compagnia Teatrale Tritone” e Biagio Cigno dell’Associazione “Liberi di Lavorare”.
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