Rifiuti: a Monreale una partita ancora aperta, che rischia di andare… ai supplementari

Servizio sempre in bilico fra l’esclusa Mirto e la subentrata New System Service

MONREALE, 12 dicembre – Può essere considerata uno sgradito regalo, che i monrealesi (amministrazione comunale, ma anche semplici cittadini) stanno trovando sotto l’albero di Natale di quest’anno. È la questione spinosa della vicenda dello smaltimento rifiuti, a cavallo tra una ditta momentaneamente esclusa ed un’altra chiamata subentrare.

Con annessi e connessi che riguardano cifre non indifferenti, posti di lavoro e – non è escluso – anche pesanti strascichi giudiziari. Da una parte la ditta Mirto, alla quale, per via della seconda interdittiva antimafia dalla quale è stata attinta, è stato revocato l’incarico che aveva avuto affidato dal Comune; dall’altra la New System Service, che – proprio in virtù del provvedimento prefettizio – è entrata dalla panchina per svolgere adesso il servizio.
La questione, però, apparentemente semplice, ma in realtà estremamente complicata, presenta una serie di interrogativi di difficile soluzione, per i quali – siamo convinti – occorrerà una ampia competenza giuridica.
Deve essere ricordato, in primo luogo, infatti, il rapporto di lavoro degli addetti al servizio, che finora hanno avuto nella ditta Mirto l’interlocutore, con contratti a tempo indeterminato e che, invece, adesso riguarda non la New System Service (che è soggetto utilizzatore), ma la Temporary, l’agenzia interinale che ha assunto il personale. Gli operai, però, non hanno ancora cessato il loro rapporto con la Mirto, poiché temono che, se così avvenisse, potrebbe essere messo a rischio quel principio di continuità, fondamentale per dare efficacia alla clausola sociale in virtù della quale sono stati assunti dopo il fallimento dell’Ato Palermo 2. Né sono servite a molto le richieste di dimissioni che da più parti sono state fatte pervenire ai lavoratori, che, dal canto loro e su consiglio dei loro legali, non sembrano intenzionati a rassegnare.
Ma la questione è anche numerica. Attualmente in servizio ci sono 75 unità di personale: 51 provenienti dalla Mirto, più 12 esclusi dall’Ato, più 12 ex Tech (erano 28) ai quali il tribunale del Lavoro ha dato ragione e che, quindi, sono stati chiamati. Ne consegue che il servizio sarà svolto su dei costi maggiori, non foss’altro che per via del più cospicuo numero di addetti.
Non può essere tralasciato, infine, il fatto che la ditta Mirto, per vincere la gara, poi revocatale, aveva presentato un ribasso del 20%. La New System Service, invece, del 7% e – ma questa è soltanto una supposizione – ha accettato l’incarico sulla base dell’offerta in “illo tempore” formulata. Esistono 13 punti percentuali di differenza, quindi, che in termini pratici, su un appalto di circa 4 milioni, non sono certo bruscolini e che rischiano di aprire un’altra difficile partita. Né, sotto questo aspetto, gli uffici comunali, nell’affidare adesso il servizio, si sono sbilanciati, aprendo probabilmente un limbo di equivoco sul quale si dovrà seriamente ragionare.
In tutto questo la ditta Mirto passa alle carte bollate e diffida il Comune, che – afferma – deve ancora saldare alcune fatture pregresse, ma soprattutto gli intima (in autotutela) la revoca dell’incarico alla New System Service. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha fatto sapere di voler attendere l’ulteriore pronunciamento del Tar, in agenda il prossimo 20 dicembre, prima di prendere altre decisioni e dare vita ad un’ulteriore, eventuale puntata di una questione che ha assunto, a tutti gli effetti, i contorni di una poco appassionante telenovela.

Precisazione della ditta F.Mirto
"Gent.le direttore,
vorremmo fare delle puntualizzazioni sull'articolo in oggetto.
Da quanto da voi pubblicato Si legge che la New System ha in servizio 75 unità, di cui 51 provenienti dalla Mirto.
Nessuno specifica però che i 51 sono gli ex ATO che utilizzava la Mirto, ma non sono "tutti" i dipendenti della Mirto impiegati nel servizio del Comune di Monreale.
La Mirto ha utilizzato per il servizio 69 dipendenti, di cui 51 ex ATO.
Dunque 18 dipendenti della Mirto non sono proprio stati assunti, anzi nemmeno ad oggi considerati.
Tale circostanza pensiamo debba essere rilevata, per dare pari importanza ai diritti di tutti i lavoratori".