Monreale, via Antonio Veneziano: insiste l’incuria lungo l’arteria storica

Cumuli di rifiuti, buche e un monumento dimenticato. Natale Sabella: Questo scempio non è più sostenibile. LE FOTO

MONREALE, 29 febbraio – Persistono le condizioni di degrado sul tratto principale della via Antonio Veneziano, in prossimità dell’abitazione dell’omonimo poeta monrealese, da tempo teatro di incuria in quanto vittima di atti incivili da parte di alcuni residenti. Non solo cumuli di rifiuti, ad aggravare la situazione lungo la storica arteria delle buche di rilevanti dimensioni sulla sede stradale, la fruizione carrabile illecita e un monumento – la fontana del Pozzillo – afflitto dalla vegetazione selvaggia e dalla sporcizia.

A sollevare la questione, nella giornata di ieri, il residente Natale Sabella, impegnato da tanti anni a sensibilizzare gli abitanti al rispetto di quella zona, provvedendo più volte e con mezzi propri a riqualificare i tratti più critici del contesto storico. “Questo storico luogo – afferma Sabella – stranamente, da alcuni  anni è stato individuato da alcuni cittadini come  una discarica a cielo aperto abusiva, in  particolare da alcuni cittadini che abitano nella zona a monte della via Veneziano. Cittadini che in nessun modo vogliono  adempiere all' ordinanza sindacale su come bisogna  conferire i rifiuti urbani.  Il fatto più incredibile è che l'amministrazione comunale in carica, relativamente a questa zona del centro storico, non informa l'utenza sulle modalità di  conferimento dei rifiuti urbani e le sanzioni eventuali da porre in atto in proposito. Nè vigila periodicamente sui furbetti che quotidianamente infrangono la legge, sporcano l'ambiente recano danni al contesto storico, antico nucleo urbano: il quartiere del Pozzillo.

Lo stato di degrado, igienico sanitario e ambientale pessimo  della fontana del Pozzillo è un esempio eclatante. Spazio invaso da topi e blatte, sporco che necessita di un intervento di bonifica senza alcun se e alcun ma. Non è più sostenibile per chi ha questa discarica sotto casa. Quel che gli abitanti di questo primo tratto di strada non comprendono e che   regolarmente provvedono ad effettuare la differenziata nei giorni stabiliti è ‘come mai la strada  più avanti di via Antonio Veneziano, in prossimità delle vie laterali poste a monte  il cosiddetto ferro – le vie San Paolino, Salita Valenza, Madonna delle Croci, fino alla chiesa del Rosario – i rifiuti abbandonati vengono  rimossi giornalmente?’ Tutto ciò appare come un mistero, considerato che la medesima via ha inizio all'incrocio di via Umberto I e piazza Vittorio Emanuele e termina al cosiddetto Canale, all' incrocio con via Pietro Novelli. E allora diciamolo chiaro: chi decide che in una zona della stessa strada, i rifiuti abbandonati abusivamente vanno rimossi  giornalmente e nel primo tratto di via Antonio Veneziano in barba al buon senso, alla civiltà e al decoro devono  rimanere a puzzare per più giorni?”

Un’altra questione affrontata dal residente, è la presenza delle buche lungo il manto stradale, segnalate alla nostra redazione già sabato scorso (leggi qui l’articolo), rattoppata durante la settimana da alcuni abitanti con dello sterro per sopperire al problema.

"La buca profonda circa 80 centimetri – continua il residente – riscontrata la settimana  scorsa, è stata colmata con materiale sciolto. È rimasta così per circa 50 giorni. Un  pericolo  continuo  per i pedoni,  gli autoveicoli che passano – molto spesso durante le ore del giorno attraverso il senso di marcia inverso – tenendo conto che sul lato opposto vengono regolarmente posteggiate fin sopra il marciapiede delle automobili, attiguamente alla rampa che permette l’accesso alla storica fontana del Pozzillo, finita nel dimenticatoio e vittima della vegetazione spontanea che insiste lungo le superfici del monumento” conclude.