A San Giuseppe Jato uffici comunali chiusi al pubblico, a San Cipirello si entra uno per volta. A Piana parrucchieri chiusi
SAN GIUSEPPE JATO, 11 marzo - Anche le comunità di San Giuseppe Jato e San Cipirello in questi giorni si confrontano con l’emergenza dettata dal rischio di contagio del Covid-19. Pub chiusi, così come alcuni bar. Negli uffici postali entra un utente alla volta.
Dentro alcuni panifici è previsto l’ingresso di massimo due clienti contemporaneamente. Così come avviene nelle quattro farmacie dei due centri limitrofi, tra i quali non c’è soluzione di continuità topografica. San Giuseppe Jato e San Cipirello sono di fatto un unico centro abitato, anche per questo la gente ha l’esigenza di spostarsi da un paese all’altro.
A San Giuseppe Jato l’amministrazione comunale guidata da Rosario Agostaro sta mettendo in atto una serie di iniziative per contrastare il possibile diffondersi del virus: da oggi gli uffici comunali saranno chiusi al pubblico e riceveranno solo per appuntamento. Ma già nei giorni precedenti al decreto governativo era stata fatta la sanificazione dei locali comunali e dei mezzi in dotazione al Comune. E’ stato inoltre sospeso il mercato settimanale del mercoledì e stasera è prevista la disinfezione per le vie del paese a partire dalle ore 22.
Al Comune di San Cipirello, dove la guida è affidata a tre commissari straordinari, è possibile l’accesso agli uffici ad un utente alla volta e solo per “esigenze immediate e non prorogabili”. Ma anche gli esercizi commerciali dei due centri limitrofi sembrano aver recepito le direttive nazionali: pub chiusi, così come alcuni bar. E non solo dalle ore 18. Il Cafè Roma di San Cipirello, ad esempio, ha deciso di tenere abbassato la saracinesca per tutta la durata dell’emergenza. Lo stesso ha annunciato che farà da oggi pomeriggio il Bar Caiola di San Giuseppe Jato.
Anche il noto ristorante-pizzeria sancipirellese Apud Jatum sarà chiuso fino al 3 aprile, così come lo storico pub jatino Old fashion ’94. E altre iniziative analoghe stanno arrivando da più parti. Nel frattempo nei due paesi sono scattati i primi controlli da parte dei carabinieri per far rispettare quanto prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo.
A Piana degli Albanesi tutti i parrucchieri hanno deciso autonomamente di chiudere i locali fino al 16 marzo.
(fonte e foto: vallejatonews.it)