Proposte ''shock'' per rilanciare il turismo a Monreale

Lappello è stato lanciato ieri sera dagli ospiti durante il format #Parliamone

MONREALE, 15 maggio – Un altro settore in forte emergenza, percosso dalla pandemia, è quello del turismo. Tanti gli albergatori e gli agenti di viaggio costretti a cancellare le prenotazioni da parte dei viaggiatori a causa del Covid, altrettanti gli artigiani a dover chiudere “baracca e burattini”.

Queste le tematiche affrontate durante lo speciale #Parliamone, 10ª puntata del format di approfondimento realizzato dalla redazione di Monreale News andato in onda ieri sera alle 21, che ha coinvolto il mosaicista Giosuè Cangemi, il titolare dell’agenzia di viaggi “Casamento Travel” Fabrizio Casamento e l’imprenditore Daniele Sciortino, titolare del B&B “Palazzo ducale Suites”. “Nessuna prenotazione, numerose disdette da parte dei turisti e soltanto rimborsi”, è questo il lavoro svolto da parte di Sciortino e Casamento in smart working, durante questo periodo d’emergenza sanitaria. I “podisti”, invece, sono le uniche anime che al momento calcano la via Torres, arteria pedonale di collegamento tra il parcheggio e il centro storico monrealese, dove insistono alcune delle botteghe di artigianato, tra cui quella di Giosuè Cangemi. Le cause? Una domanda alquanto retorica: il terrore, da parte dei viaggiatori, di contrarre il virus nonostante i dati registrati ad oggi nell’Isola lascino ben sperare. Ed è proprio la speranza che suggerisce tempi migliori agli ospiti rappresentanti le rispettive categorie, fiduciosi di poter  apprezzare uno spiraglio di luce nei prossimi 2 mesi, nell’attesa che tutto ritorni alla normalità, ovvero – possibilmente – la stagione estiva del 2021.

“The show must go on” – “Lo spettacolo deve continuare”, per i meno – canterebbero i Queen e, nonostante l’emergenza sanitaria, la cosiddetta “fase 2”, deve – questo l’imperativo – comunque lasciar spazio ad una serie di proposte accattivanti – “shock”, secondo il mosaicista – per poter rilanciare il turismo nella cittadina normanna. L’obiettivo? Portare più turisti possibili e, soprattutto, intrattenerli attraverso valide iniziative, sicuramente alla portata di Monreale, considerate le proposte che offre al di là del Duomo e del Chiostro dei benedettini, i quali ombreggiano il resto del patrimonio artistico e architettonico del territorio con annesse tradizioni, quali, per esempio, L’opera dei Pupi.

“L’abbattimento di Tari e Tosap per il periodo di emergenza sanitaria, è un primo passo importante – dichiara Daniele Sciortino – ma non basta”.  A dar man forte, all’imprenditore, il mosaicista Cangemi, suggerendo appunto – come anticipato sopra – oltre a delle iniziative individuali, delle proposte “shock”, alcune di queste espresse già in un primo e recente confronto con l’amministrazione comunale – alla presenza di Geppino Pupella, delegato al Turismo e alle Attività Produttive – e che verranno attenzionate nuovamente durante l’incontro di lunedì 18 maggio: “Personalmente ho cominciato 10 anni fa a vendere cartoline a 5 centesimi, disinteressandomi del guadagno e cercando di lasciare un segno positivo ai turisti. Dunque bisogna programmare delle iniziative, per esempio creare una scontistica per i gruppi che verranno a visitare la città, il 20% di sconto sui prodotti artigianali e, qualora la regione Sicilia stanziasse delle somme per offrire ai turisti la prima notte, l’amministrazione vorrebbe poter pagare la seconda notte soltanto al ‘costo vivo’. Un’altra proposta, invece, sarebbe quella di chiedere al Comune di rinunciare al pagamento dei pullman”.

Puntare sull’eccellenza e sul gioco di squadra, è il suggerimento di Fabrizio Casamento: “A Monreale è più facile farlo, considerando il contesto. Abbiamo vissuto mesi tragici, ricominceremo sicuramente dal ‘turismo di prossimità’ – coinvolgendo gli stessi siciliani – nella speranza di ripartire al più preso dai viaggiatori provenienti dal resto d’Italia e dall’Europa”.  Ad intervenire durante il corso del format, inoltre, Nino Casamento – padre di Fabrizio – a sostegno del turismo locale, oltre che dell’intera categoria: “Il turista deve venire a Monreale adesso, ma bisogna rassicurarlo garantendogli la sicurezza dal punto di vista sanitario, oltre alle attività da svolgere e ai luoghi da visitare. Monreale non può essere – parafrasando l’amico Giosuè Cangemi – un turismo di seconda mano, ovvero un ‘mordi e fuggi’. Servono certezze ”.