Il compostaggio domestico per ridurre i costi di conferimento in discarica

Riceviamo e pubblichiamo…

MONREALE, 14 agosto – Domani sarà il 15 agosto, giorno di festa e di relax per tutti o quasi e, come ogni anno, si consumeranno quintali di cibo che, come già sappiamo benissimo, finirà in discarica o, nella migliore delle ipotesi, in un centro di compostaggio.

Questo é quello che succede ogni giorno e in prossimità delle feste in modo particolare. Per rendersene conto e capire quanto abbiamo realmente esagerato ci basterà guardare le strade il giorno dopo. Non é una critica, é così, il cibo sembra non abbia più valore nonostante tutto. I nostri nonni lo definivano ''Grazia i Dio'' e non si facevano problemi se dovevano condividere pasta e pane con chi ne aveva bisogno o con amici e parenti, d' altronde se così non fosse non sarebbe nato il detto: '' a casa cape quantu voli u patruni''.Peraltro se chiedete tra i più anziani nessuno ricorda mai avanzi, perché' tutto veniva in qualche modo riciclato.


Non ci avrebbero insegnato da bambini a baciare anche un pezzetto di pane prima di buttarlo, se non avessero avuto il valore del cibo come nutrimento e come dono. Il problema del cibo inteso come scarto o rifiuto, ai nostri giorni, é che ci costa parecchio denaro o almeno può costarci poco al momento che lo compriamo ma molto di più quando lo buttiamo. Infatti un comune siciliano, per conferire (quando tutto va bene) ''umido'' in un centro di compostaggio, paga tra i 180 e i 200 euro a tonnellata. Anche se non conosciamo i dati ultimi della differenziata, secondo quelli del catasto Ispra del 2018 il Comune di Monreale produrrebbe intorno alle 960 tonnellate annue di Organico per un costo di centosettantaduemila Euro. Se riuscissimo ad abbattere questa percentuale e quindi il costo che proviene dal conferimento già all’origine, ovvero da noi cittadini che produciamo questi scarti, riusciremmo a ottenere due grandi risultati: l'abbattimento del costo (centosettantaduemila euro) del servizio; una migliore qualità della differenziata e quindi un ulteriore ritorno economico per il Comune. Ma come si può fare?

Anzitutto attraverso l'incentivazione del compostaggio domestico con adesioni volontarie da parte dei cittadini che avranno per questo dei benefici e poi con un sistema semplice di controllo attraverso la registrazione degli utenti aderenti.
Il nostro territorio, per quanto concerne il compostaggio, ci consente possibilità a mio avviso finora sottovalutate. Abbiamo proposto in Consulta di Frazione di partire da Pioppo proponendo dei corsi gratuiti per la costruzione di una compostiera domestica nel caso il comune non abbia le risorse per acquistarle. Credo che sia una soluzione vincente che invito il sindaco a prendere in considerazione preso atto che é stata espressa una volontà politica da parte della Consulta di Pioppo. Buon Ferragosto a tutti

 * componente Comitato Pioppo Comune