Effetto tetris al centro storico: la sosta selvaggia figlia di una cultura errata e radicata ai videogames

Servizio navetta attivo, ma in mancanza di controlli le cattive abitudini vincono sul senso civico

MONREALE, 21 settembre – Domenica sera: “stessa storia, stesso posto…” stesso modo di ragionare. Dei controlli nemmeno l’ombra, se non quella dell’imponente fabbrica normanna, patrimonio UNESCO, ma allo stesso tempo fin troppo debole per riuscire nell’intento di sensibilizzare i diversi cittadini che, puntualmente, si apprestano, comodamente, a commettere la solita infrazione. 

Un effetto tetris, geometricamente perfetto. Ogni spazio libero, ai limiti dell’impossibile, diventa una potenziale area di sosta per le automobili. In via Roma, per esempio, diverse le vetture che occupavano ieri sera lo spazio tra i vasi delle piante che separano la carreggiata col percorso pedonale, fino a piazza Vittorio Emanuele, dove altre macchine inquadravano l’estremità della strada, in prossimità della superficie che ospita la fontana ottocentesca del Tritone e la recinzione dei locali presenti sul luogo. In via Benedetto D’Acquisto, invece, i veicoli trovavano spazio ritmicamente lungo le postazioni riservate ai taxi. Coppie di ruote, invece, occupavano in lunghezza circa la metà del belvedere, al di sopra del marciapiede. Scena ancor più vergognosa –  lo diciamo con forte rammarico – quella registrata in via Arcivescovado, dove numerose vetture turbavano il contesto architettonico delle absidi.

Atteggiamento inconcepibile, tuttavia, considerata l’attivazione del servizio navetta che, dal parcheggio comunale a valle, trasporta sistematicamente residenti e visitatori direttamente nei pressi del centro storico.