Cimitero di Pioppo, interviene il Comitato: ''Siamo totalmente contrari''

Con una lunga lettera gli attivisti della frazione spiegano la loro posizione

MONREALE, 1 febbraio – Tra qualche giorno potrebbe essere messo nell’agenda dei lavori del Consiglio comunale la questione relativa al cimitero di Pioppo, opera da realizzare in project financing, che nei mesi scorsi era stata temporaneamente accantonata.

Adesso, però, probabilmente conscia di avere i numeri sufficienti per superare lo scoglio dell’aula, alla luce di qualche spostamento all’interno di una consolidata maggioranza, la giunta torna alla carica, a costo anche di ampliare, eventualmente, la frattura già emersa con il Mosaico, forza di governo della città, che già, volendo usare un eufemismo, l’estate scorsa aveva manifestato serie perplessità sulla questione.
Ora, quindi, prima che la delibera approdi in Consiglio, a far sentire la propria voce è il Comitato Pioppo Comune, soggetto particolarmente attivo sulle questioni della frazione di Pioppo e su quelle ambientali in particolar modo, che ribadisce la propria posizione totalmente contraria. Lo fa attraverso una lunga lettera che pubblichiamo integralmente.

Tra qualche giorno sarà discusso e votato in Consiglio comunale un ordine del giorno che riguarda la realizzazione di un nuovo cimitero in project financing.
“Siamo contrari perché convinti che dal punto di vista finanziario, per i cittadini non sia proprio un affare; lo siamo in totale accordo con lo studio redatto dal gruppo consiliare "Il Mosaico" che considera elevato e svantaggioso il costo di un singolo loculo, che costerebbe subito 3.470 euro, contro gli attuali 2.560 per un loculo al cimitero monumentale di Monreale. A questo importo, vanno ancora aggiunti 70 euro per i costi di allacciamento all'illuminazione votiva, 30 euro annui per l'illuminazione e 30 annui per i costi di pulizia e manutenzione, per un totale di 4.740 euro (cioè 1.270 euro da dividere nei successivi 20 anni dall’acquisto del loculo).
Se i costi dovessero realmente rimanere questi, nel futuro cimitero di Piano Renda un loculo complessivamente costerebbe quasi 2.000 euro in più rispetto a quanto costa al momento a Monreale.
-Siamo fermamente convinti che se questa amministrazione, che fin qui si è dimostrata tanto sensibile ai problemi della cittadinanza, concentrasse gli sforzi sul cimitero monumentale, nel giro di due anni riusciremmo a superare quella che in questo momento, anche a causa della pessima gestione delle precedenti amministrazioni (cambiano le amministrazioni ma i politici sono più o meno gli stessi), appare come una "emergenza cimiteriale".
È solo una questione di buona volontà.
-Siamo contrari perchè non condividiamo la scelta del sito. Piano Renda per chi non lo conoscesse rappresenta una delle zone paesaggisticamente più ricche del territorio, sovrastato da uno dei boschi che più influenza il nostro microclima, contrariamente da quanto stabilito da un funzionario dell'ispettorato foreste all'interno di una relazione presentata in conferenza dei servizi.
Su Piano Renda, persiste un bacino imbrifero, (basterebbe leggere una qualsiasi relazione, di qualsiasi novello geologo) che alimenta circa 40 pozzi, compreso il pozzo di Aglisotto, che da solo risolverebbe i problemi idrici della Frazione di Pioppo e non solo.
L'approvazione della variante del nuovo cimitero precluderebbe per sempre l'attivazione del pozzo Aglisotto per il quale il comune in passato ha speso 68.000,00€ per il sistema di pompaggio. Realizzare questo cimitero, non necessario e fuori luogo, determinerebbe un aggravio delle carenze idriche di Pioppo.
-Siamo contrari perché l'area sulla quale ricade il progetto coincide storicamente con il quartiere generale della spedizione dei mille nel 1860.
Ciò, secondo la legge 42 del 2004 sui beni culturali, eleverebbe il sito a bene di interesse storico se non a monumento nazionale.
-Siamo contrari perché l'ubicazione di un cimitero che costituisce un servizio territoriale non può e non deve discendere esclusivamente da una opportunità economica per l'amministrazione comunale (che si trasformerà in un aggravio per le tasche dei cittadini), ma deve essere il risultato di una attenta ed adeguata pianificazione urbanistica del territorio e non risultato, come da tempo è consuetudine a Monreale, di una variante urbanistica puntuale che nella fattispecie determina uno sconvolgimento dell'assetto idrogeologico della zona e nel contempo un'opera fuori luogo e di un notevole impatto ambientale, considerata l'elevata cementificazione prevista dal progetto in un contesto dalle notevoli peculiarità naturalistiche ed ambientali.
Un'opera tra l'altro non supportata da adeguata viabilità e che determinerà un ulteriore congestione del traffico nel paese di Pioppo che non ha alcuna alternativa, in termini di viabilità, alla via Provinciale.
-Siamo contrari per queste e tante altre motivazioni, e chiediamo, qualora non fossero sufficienti, ai Consiglieri Comunali tutti, di votare secondo coscienza, “MA DI VOTARE”, consapevoli del fatto che l'approvazione di questa variante, per la realizzazione del cimitero a Piano Renda, lì renderà responsabili di un eventuale avvelenamento delle falde acquifere che insistono sul sito, dalle quali attingono diversi pozzi che costituiscono l'approvvigionamento idrico di molte residenze abitative, con le terribili conseguenze di mettere a rischio la salute pubblica, in quanto non c'è alcuna certezza, e nessuno potrà darla a partire da chi realizzerà il cimitero, sulla efficacia nel tempo degli accorgimenti, previsti nel progetto, finalizzati ad evitare che il percolato dei cadaveri possa inquinare la sottostante falda acquifera e delle terribili conseguenze che potrebbe avere sulla popolazione.
Infine crediamo che all’area in questione andrebbe data una destinazione ricreativa a basso impatto ambientale: panchine, alberi, attrezzi e percorsi ginnici naturali.
Tutto questo sarebbe più coerente con il bosco di Aglisotto, con la tutela delle falde e del sito di importanza storica. Un’area per migliorare la qualità della vita di centri urbani invivibili.
Lo chiediamo a gran voce, nel rispetto di un territorio che amiamo e difendiamo e per non dover assistere al prossimo valzer delle responsabilità”.