Cimitero di Piano Renda, contraria anche la Cgil di Pioppo

“Esagerato consumo di suolo e costi esorbitanti per i cittadini. Pensare ad un’altra soluzione”

MONREALE, 2 febbraio – Arriva anche la posizione contraria della Cgil di Pioppo sulla proposta di realizzare un nuovo cimitero a piano Renda, avanzata dall'amministrazione comunale, che martedì prossimo, 9 febbraio – approderà in Consiglio comunale.

A perorare la causa del “no” sono Tonino Russo e Glenda Geraci, esponenti sindacali della frazione, che con un lungo intervento sottolineano i motivi della loro posizione contraria.
Mentre in tutta Europa ed anche in Italia – affermano in una nota – si discutono norme per contrastare il consumo di suolo e incentivare il recupero del patrimonio esistente, ed anche la Sicilia nella nuova legge urbanistica approvata ad agosto 2020 si prefigge l’obbiettivo di consumo di suolo zero, a Monreale e precisamente a Piano Renda nella frazione di Pioppo si vogliono cementificare 40.000 metri quadri di terreno agricolo, per costruire un cimitero che occuperà complessivamente una superficie di 50.000 metri quadri, e su cui si hanno tanti dubbi.
Con gli obiettivi UE di consumo di suolo zero entro 2050, infatti, tutti gli stati adotteranno nuove norme ed i Comuni non potranno più approvare piani che prevedono incremento netto di suolo rispetto a piani previgenti. Bisogna puntare a valorizzare e proteggere il territorio, con particolare attenzione alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica per promuovere e salvaguardare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente, contenendo i consumi e limitando il rischio idrogeologico.
Viene riconosciuto a tutti gli effetti il suolo come un bene comune ed un risorsa non rinnovabile, tutelando i terreni agricoli come luoghi atti alla produzione di cibo.

Le norme europee prevedono nei terreni che hanno beneficiato di finanziamenti pubblici legati alle politiche agricole comunitarie (PAC) e ai piani di sviluppo rurale (PSR) non potranno cambiare la destinazione d’uso.
La trasformazione dei suoli da parte dell’umanità – affermano ancora Geraci e Russo – costituisce un'emergenza mondiale: oggi più del 50% della superficie terrestre libera dalla presenza dei ghiacci è stata modificata e, ogni anno, perdiamo per erosione da 25 a 40 miliardi di tonnellate di suolo superficiale, riducendo così la possibilità di produrre cibo attraverso l’agricoltura e l’abilità del suolo nel mantenere il ciclo del carbonio, dei nutrienti e dell’acqua. Il suolo con la sua ricchezza di biodiversità svolge funzioni molto importanti nei grandi cicli biogeochimici, nei cicli dell’acqua, nella formazione e mantenimento degli ecosistemi terrestri e della presenza della vegetazione sulla Terra , in attività umane fondamentali per la nostra sopravvivenza come la produzione alimentare.
La trasformazione dei suoli da parte dell’umanità costituisce una importantissima emergenza mondiale.
Le Regioni e i Comuni, nell’ambito degli strumenti urbanistici di propria competenza, dovrebbero prevedere la possibilità di qualificare gli insediamenti rurali come compendi agricoli neorurali con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico sostenibile del territorio, in modo da offrire nuovo sviluppo economico ed occupazionale.
Piano Renda è l’unica superficie pianeggiante del nostro territorio, di grande pregio naturalistico, paesaggistico ed ambientale, dove insiste un bacino imbrifero e vari pozzi di acqua, vocato per le attività agricole, e si presta per attività sportive e ricreative in mezzo al verde all’area aperta, valorizzato dalla presenza del bosco di Aglisotto ad essa confinante. Non a caso proprio in questa area si accampò Garibaldi.
Perché, invece, non pensare all’utilizzo dello risorse comunitarie che arriveranno dal Green Deal Europeo per promuovere la biodiversità, proteggere boschi e specie animali dall’estinzione, rendere ancora più diffusa l’economia circolare, e promuovere iniziative sostenibili ?

Non ci saranno nemmeno vantaggi economici per i cittadini. Infatti un loculo costerà oltre 2.000 euro in più del costo attuale, quest’ultimo già gravoso per le tasche dei Monrealesi. Una scelta, questa, che non va nella direzione di aiutare le fasce più deboli della nostra popolazione. Disoccupati, pensionati, redditi bassi, la cui situazione economica è stata aggravata dalla pandemia, che non hanno contezza di quando ci sarà una ripresa economica.
Pensiamo che l’attuale emergenza cimiteriale, che nega una giusta sepoltura a tante salme, possa essere risolta ampliando e razionalizzando il cimitero di Monreale, ed individuando ( se serve ) un area da recuperare e riqualificare, per realizzare un piccolo cimitero che serva la frazione di Pioppo ed alleggerisca il carico su quello monumentale.
Per quanto detto – concludono – chiediamo all’Amministrazione comunale ed al Consiglio comunale di Monreale di non modificare per sempre la zona di Piano Renda, privando il nostro territorio di un bene naturalistico e paesaggistico inestimabile, e di ripensare l’idea di un nuovo cimitero con zero impatto, zero consumo di suolo, zero costi in più per i cittadini”.