Un rifugio per cani in contrada Cerasa: Forza Italia espone oggi il progetto consegnato all’amministrazione comunale

Questo pomeriggio la conferenza stampa al complesso monumentale di San Gaetano

MONREALE, 5 luglio – Si é tenuta questo pomeriggio, intorno alle 18 presso la sala convegni del complesso monumentale di San Gaetano, la conferenza stampa indetta dal gruppo locale di Forza Italia per la presentazione del progetto definitivo redatto dallo studio “Officine Tecniche AZ” circa la realizzazione di un rifugio per cani in contrada Cerasa, al confine tra Monreale, Piana degli Albanesi e San Giuseppe Jato.

L’elaborato, è stato già consegnato alla amministrazione comunale attraverso l’ufficio protocollo lo scorso 28 giugno dal gruppo consiliare azzurro costituito dai consiglieri Mimmo Vittorino e Silvio Terzo e dal dottor Alessandro Zingales - componente dello studio di progettazione - presenti oggi durante il dibattito, a fianco al deputato regionale Mario Caputo nonché componente la commissione speciale d’inchiesta sul Fenomeno del Randagismo, moderatore dell’evento, che ha illustrato al pubblico presente - partecipe in pieno rispetto delle normative anti-COVID - le tematiche che hanno spinto, il gruppo forzista, ad organizzare questa importante iniziativa, accolta cordialmente dal consigliere Pippo Lo Coco e dal comandante della Polizia Municipale di Barcellona Pozzo di Gotto e Borgetto, Castrense Ganci, entrambi intervenuti in occasione della conferenza.

Presente al tavolo della conferenza, il consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno del Randagismo in Sicilia, il dottor Giovanni Giacobbe, che ha analizzato il fenomeno attraversi diversi punti di vista. “Il fenomeno del randagismo lo conosciamo bene - afferma Giacobbe - e non riusciamo a far fronte a questo fenomeno, afflitto dall’inciviltà. La questione non riguarda alcun colore politico. In Sicilia ci sono province sguarnite da rifugi sanitari e rifugi ricoveri e, di conseguenza non vi è la possibilità di osservare il trattamento di sterilizzazione, ‘conditio sine qua non’ per prevenire il problema. Il testo redatto dalla Commissione speciale Randagismo, individua alcuni spunti per la risoluzione del problema. Se non esistono le strutture, l’Asp non può intervenire e il Comune di pertinenza é costretto ad intervenire con rispettivi oneri in modalità privata, opportunità che non tutte le amministrazioni hanno. La soluzione? Cambiare l’iter attraverso la corretta gestione dei randagi. I 50 posti previsti da progetto andrebbe a soddisfare, attraverso un consorzio, le esigenze di più province, ma serve attuare un vero e proprio censimento”.

Ad illustrare il progetto, lo stesso dottor Zingales che, attraverso l’esposizione di alcune tavole all’interno dell’aula ha reso edotti i partecipanti delle intenzioni compositive: “Ringrazio l’onorevole Caputo e i consiglieri Vittorino e Terzo - afferma il tecnico - per la fiducia datami e tutti i collaboratori dello studio ‘Officine Tecniche AZ’. Ho toccato con mano la questione del randagimo - afferma il tecnico - durante la mia precedente esperienza di amministratore e ne conosco tutti gli aspetti. L’area individuata - contrada Cerasa, ndr - per la realizzazione del progetto, é una zona a basso regime vincolistico con area adibita a verde agricolo. Si tratta di una vecchia porcilaia che gode di molteplici qualità per ospitare tale servizio. L’idea, é quella di realizzare un parco per cani, provvisto di zona parcheggio, locale di sgombero, struttura sanitaria, area di isolamento e sgambettamento e l’intento é quello di coinvolgere le associazioni al fine di coadiuvare l’amministrazione comunale nelle attività da svolgere”.

Adesso la palla passa all’amministrazione comunale: “L’obiettivo - chiosa Caputo - é quello di portare avanti questo progetto. Pertanto vigileremo e affiancheremo l’amministrazione durante l’intero iter amministrativo. Si tratta di una occasione importante per Monreale che merita di avere tale impianto, dotato di servizi efficienti volti al contrasto di un fenomeno che non va affatto sottovalutato”.