Restaurati tre dipinti della cattedrale di Monreale

L'intervento è stato possibile grazie alla donazione del principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans. LE FOTO

MONREALE, 7 luglio – All’interno del duomo di Monreale, in particolare negli ambienti della sacrestia, si conservano diverse e straordinarie opere d’arte di molti artisti che, nei secoli, hanno contribuito ad impreziosire questo splendido luogo.

Tra queste negli ultimi anni diverse hanno avuto necessità di interventi di restauro per preservarle e riportarle al loro originario splendore. L’azione è stata frutto dell’impegno costante dell’arciprete della cattedrale, don Nicola Gaglio, che instancabilmente ogni giorno porta avanti la sua preziosa opera a servizio del duomo di Monreale con grande impegno e attenzione. Negli ultimi mesi, grazie alla donazione del principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans è stato possibile, in particolare, intervenire su tre dipinti di eccezionale valore e restaurarli con un intervento che è riuscito a far risplendere tre quadri di grande importanza per la cattedrale e per la storia di Monreale.

Il primo quadro restaurato con cornice polilobata ritrae monsignor Francesco Testa, arcivescovo di Monreale, signore e pastore benemerito, che è stato recentemente esposto nella mostra dedicata al presule nel 250° anniversario della morte, avvenuta il 17 maggio 1773.
Il secondo dipinto su cui è stato possibile intervenire per il restauro risale alla fine del ‘600 e raffigura la Madonna nell’atto di indicare al popolo San Castrense. Nel cartiglio compare scritto “nolite timere ecce protector vester’’, ovvero “non temete ecco il vostro protettore”: la Madonna indica così al popolo di Monreale il proprio protettore.
L’ultimo quadro restaurato, firmato dal pittore monrealese Salvatore Giaconia, è di fine ‘800, raffigura uno dei parroci della cattedrale ed è di eccezionale fattura.

Tutti e tre i quadri versavano in condizioni assai critiche per cui l’intervento grazie alla donazione è stato efficace per la loro valorizzazione, ma anche un atto di affetto da parte del principe Don Pedro di Borbone verso il duomo di Monreale.