Carmine, la conclusione dei lavori potrebbe arrivare entro ottobre

Il Comune minaccia battaglia in caso di ulteriori ritardi

MONREALE, 17 agosto – I residenti sono stanchi. Molto stanchi. Di patire disagi da tempo ormai immemore, di dover fare i conti con un’emergenza che non appare più tale, ma che sembra, purtroppo,  una sgradevole consuetudine.

Parliamo del quartiere Carmine, dove i lavori di riqualificazione durano ormai da anni e dove la conclusione appare sempre come un miraggio. Più o meno come una sorgente d’acqua da bere in mezzo al deserto. Eppure, facendo due passi per le stradine del rione, sembra che manchi davvero poco alla fine delle sofferenze. Senza contare gli ultimi dettagli, al completamento della pavimentazione mancano solo poche decine di metri in via Fontana Rotonda. Le altre strade sono già praticamente a posto ed anche a livello visivo le cose vanno decisamente meglio rispetto a qualche tempo fa, quando i residenti erano costretti a fare i conti col fango quando pioveva o con la polvere quando si alzava il vento. Tacendo, ovviamente, di altri pesanti disagi.

Eppure quelle poche decine di metri, come testimonia la nostra foto, scattata nel giorno di Ferragosto, ancora non vengono coperte. Pare che gli operai della ditta, che –non ce ne voglia nessuno – non hanno brillato per celerità, siano (legittimamente) in ferie e che la sospensione (ennesima) dei lavori sia dovuta a questo.
Al ritorno, però, ci sarà, come nel ciclismo, da affrontare il rettilineo d’arrivo, quello che dovrà portare alla tanto agognata conclusione dei lavori, che – da contratto – era prevista nel 2022, ma che ancora non si è materializzata. A quel punto, quindi, bando alle ciance, testa bassa e pedalare. Anche perché il Comune, in presenza di ulteriori ritardi, minaccia penali, anche a costo di affrontare lunghi ed agguerriti contenziosi, probabilmente stanco di sopportare questi disagi che, impossibile non accorgersene, si ripercuotono a catena sull’intera viabilità cittadina.

Il sindaco Alberto Arcidiacono indica una “deadline”, un termine tassativo fissato per il mese di ottobre, superato il quale è pronto a dare battaglia. In quel periodo, lo speriamo tutti, potrebbe arrivare anche la conclusione dei lavori di riqualificazione del quartiere Ciambra. Sarebbe il felice epilogo di un periodo di disagi, condito dal cambiamento dei connotati di due quartieri storici della città. Noi attendiamo fiduciosi, ponendoci come osservatori privilegiati della vicenda e pronti a parlarne ancora, qualora, speriamo di no, le cose vadano ancora per le lunghe.