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Notte Bianca, anche il tiro con l’arco ad animare l’evento

| Cronaca varia

Le gare si sono svolte in antivilla con gli arceri in costume

MONREALE, 7 ottobre – La Notte Bianca del Patrimonio Unesco organizzata con la regia degli assessori Salvo Giangreco e Antonella Romano, è stata molto suggestiva nelle sue rievocazioni storiche.

Quest’anno è cominciata a Monreale nel bel mezzo del pomeriggio di sabato con una sfida che sa di epica: un “Torneo di tiro con l’arco medievale” che ha radunato nell’antivilla comunale alcune prestigiose associazioni del settore. Poiché si tratta di una disciplina poco diffusa, vale la pena provare a osservare quali sono le sue particolarità.

Il tiro con l’arco storico è caduto in disuso con l’avvento delle armi da fuoco, parecchi secoli fa. Ma la sua pratica riporta l’arciere a una dimensione naturale dove contano soltanto le sue capacità, non ci sono tecnologie: non ci sono materiali come fibra di vetro, alluminio o carbonio utilizzati nella costruzione degli archi moderni, gli unici materiali utilizzati sono il legno, il corno, il tendine e la forza di chi punta il bersaglio.

A Monreale il “Gruppo arcieri Tritone” si è formato appena due anni fa all’interno dell’associazione teatrale APS Tritone. Mimmo La Malfa è stato il promotore e se gli chiedete dove si allenano gli arcieri monrealesi la risposta, disarmante, è “in campagna da mio suocero, in un posto solitario”. Lui stesso ha coinvolto gli arcieri ospiti: gli “Arcieri del re di Palermo”, l’associazione “Fianna” anch’essa di Palermo, gli “Arcieri storici di Santa Lucia” da Catania e l’associazione “Castillo de Terranovas” da Gela.
Nelle fila de la “Fianna” e degli “Arcieri di Santa Lucia” hanno gareggiato anche donne, e si sono fatte onore. Il tiro con l’arco richiede non solo forza, ma una grandissima concentrazione, bisogna “farsi freccia per colpire il bersaglio” e nel pomeriggio monrealese le emozioni non sono mancate.
L’associazione Tritone ha fatto da padrone di casa assieme alla Pro Loco: Mimmo La Malfa ha costruito una “tavernetta” da campo, le signore hanno realizzato danze popolari di gruppo, i figuranti sono stati impeccabili nei loro costumi così accurati, Cosimo Grimaudo ha recitato la sua poetica rievocazione in monrealese del sogno di Guglielmo, “U re bonu” e persino i bambini hanno giocato “in stile medievale”. Gli “Arcieri di Santa Lucia” hanno fatto la parte del leone conquistando il primo e il terzo posto, l’associazione “Tritone” si è classificata al secondo posto con lo stesso Mimmo La Malfa.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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