Riceviamo e pubblichiamo...
MONREALE, 22 marzo – Senza nulla togliere alle qualità letterarie dei libri “I misteri di Parigi” e “I segreti di Parigi” scritti rispettivamente da Eugene Sue e Corrado Augias, ma parafrasando la loro intitolazione (…)
(…) vorrei scrivere qualcosa sui “Misteri di Monreale” che non è un’opera letteraria bensì un sollecito ad una partecipazione più attenta da parte dell’amministrazione nei confronti della cittadinanza e delle Associazioni che insistono sul territorio.
Ma veniamo al dunque. Nel lontano 9 novembre 2018 ben tre associazioni monrealesi: Liberi di Lavorare presieduta dal sottoscritto, Venero presieduta da Giuseppe Magnolia e l’Osservatorio alla Legalità Giuseppe La Franca presieduta da Claudio Burgio, in una lettera congiunta indirizzata al sindaco di allora Piero Capizzi, chiedevano, oltre al restauro, che nel monumento ai caduti di via Venero venisse posta una lapide sulla quale fossero incisi i nomi dei 152 nostri concittadini (frutto di una rigorosa ricerca storica) caduti durante gli ultimi due conflitti mondiali e chiedevano un incontro congiunto per definire le modalità ed eventualmente partecipare alla spesa.
L’associazione nazionale Combattenti, presieduta da Filippo Di Fazio, si è dichiarata entusiasta manifestando la volontà di voler essere lei stessa disponibile all’eventuale partecipazione economica, mentre la ditta Medinilla Flowers si impegnava a curare gli spazi verdi antistanti al monumento mettendo a disposizione gli addobbi floreali.
Nessun incontro è mai avvenuto né con il sindaco Capizzi, né tantomeno con quello attuale che dal 2019 ha ricoperto il suo posto.
Ma le procedure sono andate avanti. Sono stati stanziati dapprima ben 97.000 euro, poi ridotti a 58.000, che la Regione Siciliana ha concesso al comune.
È stato dato l’incarico alla ditta Lares di Venezia mentre come responsabile del procedimento è stato incaricato l’architetto Simona Russo.
In contemporanea l’associazione Combattenti aveva proposto un progetto, inviato anche alla Sovrintendenza ai beni Culturali, senza ricevere mai da essa, né dal Comune, nessuna risposta.
Adesso, da qualche giorno, sono iniziati dei lavori che non sappiamo come verranno eseguiti, ma che - presumiamo - riguarderanno solamente il restauro del monumento.
Nulla da eccepire. Vorrei solamente ricordare che ancora una volta si è persa l’occasione di una doverosa partecipazione riguardante i cittadini: della serie: “Governo io e faccio quello che voglio”.
* presidente dell'associazione "Liberi di lavorare"