Il Consiglio comunale “Speedy Gonzales”: quattro minuti e tutti a casa

Brevità record per l’assemblea: il numero legale cade “ad arte” subito dopo l’apertura della seduta

MONREALE, 13 dicembre – Fretta di consumare un’arancina, una porzione di cuccìa da gustare o, invece, mal di pancia “politico”? Porsi questa domanda, alla luce della durata del Consiglio comunale odierno, sembra del tutto lecito. Quattro minuti, 240 secondi per la precisione, poi è arrivato il “rompete le righe”.

Certo non un bell’esempio di rispetto delle istituzioni, del quale spesso ci si riempie la bocca, né un esempio fulgido da tramandare ai più giovani. E così la seduta consiliare ( peraltro prosecuzione di quella cominciata ieri, caratterizzata solo da litigi) è naufragata ancor prima di cominciare.

E’ successo che stamattina, nell’aula Biagio Giordano, dove era in programma la seduta del Consiglio che avrebbe dovuto far proseguire quella interrotta ieri per mancanza del numero legale, il presidente dell’assemblea Giuseppe Di Verde ha chiamato l’appello, constatando che erano presenti 13 consiglieri su 30. Un numero sufficiente a dare il via ai lavori, dal momento che in seconda convocazione sarebbe bastata la presenza di soli dieci componenti dell’assise municipale. La seduta, però, è durata un battito di ciglia, poiché alcuni consiglieri, fatte le loro valutazioni, si sono dileguati nel tempo che serve per un colpo di tosse, obbligando lo stesso presidente a chiuderla con uno sconsolante “nulla di fatto”.

Nulla di fatto, però, solo per i lavori del Consiglio perché ai fini dell’acquisizione della presenza e per il rilascio della relativa certificazione, la seduta gli effetti li ha prodotti, eccome. E li ha prodotti pure sulle tasche dei monrealesi, considerato che il gettone cui hanno diritto i consiglieri presenti verrà erogato ugualmente.

Prendendo a prestito la celebre frase di Giulio Andreotti, secondo la quale “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre si indovina”, difficile non pensare ad un’assenza strategica per dribblare lo spinoso punto della variazione di bilancio necessaria per sostenere i costi della demolizione di un immobile privato. Un punto che, anche comprensibilmente, nessun consigliere vorrebbe affrontare.

Il punto, però, a quanto sembra, è solo rinviato. Il presidente del Consiglio comunale, infatti, come fa sapere a Monreale News, facendo appello al senso di responsabilità dei consiglieri comunali, riconvocherà a breve una seduta, con lo stesso ordine del giorno e molto probabilmente, lo farà in ore pomeridiane per stroncare alla base eventuali indisponibilità, reali o presunte, a partecipare in ore mattutine ed evitare che, così come è accaduto stamattina, perda la politica e perda Monreale.