Ieri il via ai comizi elettorali: sul palco Salvino Caputo e Roberto Gambino

Partecipati e calorosi, come nelle previsioni gli appelli dei due aspiranti sindaci. LE FOTO

MONREALE, 7 aprile – Due primi appuntamenti con il palco, per presentare i propri candidati al Consiglio comunale e le squadre assessoriali. Due prime tastate di polso della “piazza”, in vista di altri , forse più “gustosi” eventi. Ieri il via lo hanno dato i candidati a sindaco Salvino Caputo e Roberto Gambino.

Sul palco, accanto a loro alcuni dei loro sostenitori (Gambino, per scelta non ha fatto salire i candidati al Consiglio). Nei prossimi giorni, probabilmente sabato prossimo, toccherà ad altri aspiranti primi cittadini.
Caputo, col suo solito eloquio incalzante, ha ribadito ciò che una settimana fa aveva sostenuto in aula consiliare, fondando il suo messaggio su un concetto base: fino al 2004, quando lui cessò il suo mandato in Sala Rossa, Monreale era una cittadina ridente, con scuole nuove, illuminazione funzionante, e soprattutto un movimento culturale vivo ed avviato. Adesso, invece, cioè da quindici anni, la cittadina è caduta nell’oblio e si avvia ad una deriva che sembrerebbe senza ritorno. A meno che…., è stato il messaggio di Caputo, il 28 aprile i cittadini non scelgano di ripristinare quello stato di fatto di quindici anni fa. Ha parlato di piano regolatore, di diritti dei disabili, di turismo assente, di Unesco che non costituisce quel valore aggiunto, di commercio al palo. Insomma, ha dipinto un quadro avvilente di una cittadina caduta in basso.
Caputo, così come aveva fatto in aula consiliare, ha ribadito la vicinanza delle istituzioni regionali e nazionali al suo progetto politico, rimproverando, invece all’attuale amministrazione un’assenza colpevole dagli uffici della Regione e addebitando proprio a questa assenza il mancato arrivo dei finanziamenti in direzione Monreale.


Competenza, onestà, umiltà e formazione politica per costruire il futuro di Monreale. Questo, invece, l’assioma che ha sintetizzato il partecipato primo comizio elettorale di Roberto Gambino, che ha parlato a ruota, subito dopo quello dell’ex sindaco. Democrazia partecipata e processi sostenibili di cittadinanza attiva sono stati alla base del suo intervento
“Il percorso che ha condotto cittadine e cittadini di tutte le età – ha detto - Gambino – a ritrovarsi attorno e accanto alla mia candidatura nasce dall'esigenza di combattere la disgregazione sociale e culturale della città di Monreale e il coinvolgimento e la partecipazione di tutte la categorie sociali sarà per noi condizione essenziale per rilanciare la nostra economia e rendere vivo il nostro territorio, partendo dal dialogo con tutte le forze produttive.
Un Comune vivo e un’amministrazione attenta, oltre alla rappresentanza istituzionale, devono essere in grado di sostenere tali processi virtuosi alimentando la propria programmazione con progetti capaci di potenziare le iniziative territoriali e la progettazione partecipata e il coinvolgimento dei cittadini in questo processo sarà garanzia di trasparenza ed efficienza. Non ci sarà bisogno di aspettare nuove elezioni per rendere protagonisti i monrealesi perché saranno chiamati a valutare e a partecipare direttamente ai processi amministrativi e noi ci saremo anche se non dovessimo essere eletti”.