Adesso dovrò guardare altrove

“Ringrazio il Mosaico, ma avevamo una visione politica diversa”

MONREALE, 19 febbraio – Alberto Arcidiacono se ne farà una ragione. Ha dovuto prendere atto come con il Mosaico non ci fosse più sintonia. Da sabato sera a oggi le ipotesi si sono intrecciate ed accavallate, ma l’esito è stato negativo.

Il rapporto con il movimento fondato da Roberto Gambino, pertanto, si interrompe qui e si interrompe certamente non in maniera indolore. Prova ne sia che i “mosaicisti” non solo hanno ritirato il loro assessore, ma hanno optato pure per la cessazione di altre cariche: da quella della vicepresidenza del Consiglio comunale, occupata da Letizia Sardisco a quella delle presidenza della terza commissione consiliare e della presidenza della Consulta di Villaciambra. Come dire: la rottura è netta e senza remissione di peccati.
“Evidentemente avevamo una visione politica differente – commenta il sindaco – anche se gli amici del Mosaico hanno garantito una collaborazione per la quale li ringrazio”. Arcidiacono, però, non può fare a meno di sottolineare come sui due atti più importanti che hanno caratterizzato questo scorci di legislatura il Mosaico non si sia allineato alle scelte del resto della maggioranza: sulla questione del cosiddetto 30 per cento e su quella del cimitero di Pioppo.
Quest’ultima, a giudizio di tanti, è stata la vicenda spartiacque: quella che ha determinato la rottura, anzi forse quella che l’ha sancita ufficialmente, considerato che il fuoco del dissenso covava da tempo sotto la cenere.
A adesso? “Riunirò il gruppo della maggioranza col quale faremo un ragionamento per proseguire la nostra azione amministrativa. È chiaro che è necessario guardare da altre parti, pur sottolineando come non ci sia un problema di numeri, dal momento che su certi atti, anche senza l’apporto del Mosaico il Consiglio ha approvato”.