Abbiamo fatto rinascere Monreale, ora vogliamo farla crescere

(foto Giurintano)

Partecipatissimo comizio dello schieramento Arcidiacono in piazza Guglielmo

MONREALE, 31 maggio – Chi, da facile profeta, si aspettava il bagno di folla, non è rimasto affatto deluso. Piazza Guglielmo stasera era piena, quasi come per un concerto.

Lo è stata in occasione dell’uscita pubblica con la quale si è presentato alla città lo schieramento delle forze che sostengono la ricandidatura a sindaco di Alberto Arcidiacono con le quattro liste, ormai note, che ne accompagnano la corsa.
Il comizio, il primo di questa un po’ anestetizzata campagna elettorale, è stato un punto d’incontro tra un bilancio di ciò che questa amministrazione ha realizzato in questi cinque anni di governo ed ovviamente ciò che si propone di fare, in caso di riconferma. Diciamo un che “cosa abbiamo fatto” e “che cosa vogliamo fare”. Senza dimenticare gli anni difficili del Covid, durante i quali tutte le comunità, compresa quella monrealese, sono state messe a dura prova.

Non sono mancate le stoccate, ed anche appuntite, ai competitors per via della scelta dei candidati al Consiglio comunale: dei loro nomi (“uno che si chiama Arcidiacono, pubblicizzato senza foto e senza nome di battesimo”, come ha tuonato dal palco Marco Intravaia) o della loro provenienza lontana da Monreale (“presi dall’elenco telefonico”, ha aggiunto). Sull’argomento Arcidiacono, citando Cartesio, è andato giù duro: “Imbrogliare è segno di cattiveria e debolezza, ma voi non siete cattivi, siete soltanto deboli”.

Per il resto, Giovanni Vaglica (DC) ha messo l’accento sul risveglio culturale ed artistico della città e sull’esigenza di continuare a puntare su questi argomenti. Marco Intravaia ha sottolineato come lo schieramento Arcidiacono si presenti all’appuntamento elettorale con un consuntivo e non con un “libro dei sogni”. Poi, probabilmente riferendosi alla visita di politici nazionali che in questi giorni hanno fatto capolino a Monreale, ha aggiunto: ”Non ne abbiamo bisogno, ce la caveremo da soli, anche senza ministri”.

Roberto Gambino (Il Mosaico) ha sottolineato l’importanza dell’uscita dal dissesto finanziario, che si è concretizzata lo scorso anno, soffermandosi sulla progettualità che l’amministrazione Arcidiacono vorrà rendere concreta da qui in avanti, raccogliendone i frutti. “Per tanto tempo – ha affermato – questa è stata una città senza prospettive. Noi abbiamo fatto cose che nessuno era riuscito a fare in passato”.
Arcidiacono, dal canto suo, non senza emozione,  nella sua conclusione si è soffermato sulle “innumerevoli difficoltà incontrate, che gli hanno fatto sentire “il peso delle responsabilità”. “Non so quanto io sia stato capace – ha detto dal palco – ma ho speso ogni forza. Adesso desidero portare avanti il lavoro iniziato, lottare perché Monreale possa avere un futuro. Abbiamo fatto rinascere Monreale, ora vogliamo farla crescere”.