L’assessore Giannetto risponde alla nota inviata da Monreale Bene Comune
MONREALE, 6 ottobre – E' arrivata a stretto giro di posta la replica dell’assessore alla Pubblia Istruzione, Rosanna Giannetto ad otto esponenti di Monreale Bene Comune, guidati da Francesco Macchiarealla, che hanno chiesto al sindaco Alberto Arcidiacono la sua sostituzione.
“Ricordo a chi mi attacca – scrive Giannetto in una nota – che il movimento nel quale mi sono candidata, “Monreale Bene Comune”, che non ha superato lo sbarramento per entrare in Consiglio comunale, è una formazione civica che rappresenta tante anime. Così com’è sempre accaduto, anche nell’ultima tornata regionale, anche i rappresentanti di altri movimenti civici hanno appoggiato candidati appartenenti a diversi schieramenti politici, senza che nessuno gridasse allo scandalo.
Credo, invece, di essere rimasta fedele allo spirito civico del movimento – prosegue – scegliendo di sostenere un candidato monrealese, Marco Intravaia, che tanto si è speso per Monreale: sono sotto gli occhi di tutti i cittadini i tanti risultati che il presidente del Consiglio ha ottenuto per la nostra città. È giusto che chiarisca ai monrealesi come stanno le cose. Gli otto esponenti, citati nella lettera inviata al sindaco, avevano scelto un loro candidato, sul quale pretendevano di raccogliere convergenze soltanto per spirito di scuderia, tradendo, loro sì, lo spirito civico iniziale.
Gli stessi hanno preso la tessera del Pd, decidendo in modo autarchico di spostare a sinistra l’asticella della nostra formazione politica. E pur puntando il dito contro la mia decisione di sostenere Marco Intravaia, sono ben disposti a sostituirmi per restare al fianco del sindaco Alberto Arcidiacono. Nasce spontaneo il sospetto che dietro vi siano delle mire personali per ricoprire il mio ruolo”.
“Io non ho mai detto di non volermi dimettere – aggiunge Giannetto – ma che avrei fatto un passo indietro se mi fossero state date delle motivazioni rispetto al mio operato in Giunta, se mi fosse stata contestata incompetenza o disinteresse per il mio incarico. Così no. Non intendo soggiacere ai “ricatti” della vecchia politica, alle logiche “burattino-burattinaio” di chi pensa di potere tirare le fila a suo piacimento, utilizzando la clava dell’attacco mediatico per tentare di spaventarmi, anche perché privo di altri argomenti. Ricordo a chi ha scritto la nota, inoltre, che il mio risultato elettorale rappresenta il 50 per cento di quello della lista. Non posso tradire i 360 cittadini che, votandomi, mi hanno riconosciuto la loro fiducia, soltanto per lasciare il posto a qualcun altro che non ha certamente ottenuto la stessa fiducia. A questo punto chiedo io chiarezza. Chi ha sostenuto un candidato lontano da Monreale, solo per supportare il partito di cui fa parte, può dirsi vicino ad uno spirito civico che ha a cuore il bene della città”?
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