Polemica squallida e sterile, vorrei lavorare in pace

L'assessore alla Pubblica Istruzione, Rosanna Giannetto

L’assessore Rosanna Giannetto risponde a Monreale Bene Comune dopo l’ulteriore sortita odierna del movimento

MONREALE, 9 ottobre – “Mi sembra che i toni siano scaduti in un cortile che non mi appartiene e che non intendo continuare ad alimentare, anche perché non ho tempo per queste beghe e mi aspettano numerosi impegni amministrativi cui fare fronte”.

Sono le parole dell’assessore Rosanna Giannetto in risposta a quanto dichiarato oggi dagli esponenti di Monreale Bene Comune, che – afferma l’assessoore – è privo di direttivo e, dunque, chi parla lo farebbe “a titolo personale”.
“Ritengo assurde – prosegue l’assessore – le dichiarazioni del movimento, ma le giustifico perché figlie di uno stato confusionale che ha portato parte del gruppo a muovere accuse simili. Questa nota solo per sottolineare che l’opportunismo ideologico di cui mi si accusa, appartiene a chi non ha voluto presentare il simbolo del Pd alle ultime elezioni amministrative, evidentemente vergognandosene, e invece, come adesso ammette candidamente, intendeva utilizzare le mentite spoglie di simboli riconducibili ad una certa area politica. Da parte mia ho sposato lo spirito civico del movimento raccogliendo 360 consensi, neanche vale la pena rispondere alle insinuazioni che intendono delegittimare il mio successo personale, risibile l’attribuzione di capolista che in una competizione comunale non ha alcun valore ai fini del risultato. Bel modo di rispettare la volontà degli elettori, chiedendo di “sostituire” chi ha preso la metà dei voti di una lista che comunque ha contribuito ad eleggere il sindaco Arcidiacono.

Si parla dei consensi “di sinistra” anche per l’altro movimento civico, “Il Mosaico”, all’interno del quale nessuno si è scandalizzato per scelte di sostegno a candidati regionali di ogni colore politico. L’idiosincrasia all’area di “destra” si associa soltanto all’assessore Giannetto, ma si tollererebbe per altri esponenti dello stesso movimento che sarebbero chiamati a sostituirmi, come scritto chiaramente nella lettera inviata al sindaco. Come ho detto e ribadito in una riunione con chi si professa “non interessato a ruoli in amministrazione” ho dato la mia disponibilità a fare un passo indietro ultimato il lavoro in corso, evidentemente non è un problema di competenza o capacità, ma soltanto un desiderio di occupare una poltrona. Ai cittadini le conclusioni.
E adesso, per chiudere questa squallida diatriba, che mi ha sottratto fin troppo tempo da dedicare ai cittadini, vorrei si mettessero nero su bianco quali sono le mancanze nella mia attività amministrativa, cosa realizzato da chi ha avuto importanti ruoli politici, e che poi mi si lasciasse lavorare in pace”.