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Il varo della Giunta è vicino: arrivano le 24 ore decisive

| Enzo Ganci | Politica

Domani, o al massimo venerdì potrebbero essere ufficializzati i nomi dei nuovi assessori

MONREALE, 26 giugno – La deadline dovrebbe scattare domani. Soltanto 24 ore, quindi, a meno di ulteriori approfondimenti, dovrebbero separarci dalla composizione della nuova giunta, quella che accompagnerà l’azione del rieletto sindaco Alberto Arcidiacono in questo avvio del suo secondo mandato.

Ieri una riunione, ancora interlocutoria, ma comunque chiarificatrice, non si è risolta con la “fumata bianca”, ma ha stabilito alcuni paletti che dovrebbero essere ormai assodati per individuare i sette assessori che comporranno il nuovo esecutivo.
Si parte dalla ripartizione, cioè dal numero di rappresentanti che toccano alle varie forze politiche. La suddivisione dovrebbe essere questa: tre assessori alla Democrazia Cristiana, due alla lista “La Nostra Terra”, uno ciascuno a “Marco Intravaia per Monreale” e “Il Mosaico”.

Dopo diversi ragionamenti che hanno visto sfogliare il manuale Cencelli, il criterio dovrebbe essere questo. Restano da assegnare i nomi, quindi (poco dopo anche le deleghe), dovendo però tenere conto di alcuni punti fermi: uno di questi è che solo tre assessori potranno ricoprire anche la carica di consiglieri e almeno uno dovrà essere donna (o almeno uno uomo, per par condicio).
Posto che quest’ultimo aspetto dovrebbe essere agevolmente superato, perché sono più d’una le donne “papabili”, il vero nodo si presenta sulla questione dei consiglieri-assessori. Per qualcuno, infatti, si presenterebbe la possibilità di dimettersi. Ipotesi per niente gradita a consiglieri di tutte le liste appena eletti, reduci – ovviamente – da notevoli sforzi politici ed organizzativi per arrivare ad occupare uno scranno dell’aula consiliare.

Proprio per questo motivo, quindi, la DC, con una mossa decisamente “democristiana”, potrebbe optare per tre nominativi esterni al Consiglio comunale, magari suddivisi per “aree”, in modo da bypassare il problema, far mantenere la poltrona di consigliere a chi è stato appena eletto e coinvolgere nel progetto un numero più alto di partecipanti.
Discorso diverso in casa Mosaico, dove la questione sembra riguardare Letizia Sardisco e Francesco La Barbera, con la prima che valuta se mantenere la carica di consigliere comunale e lasciare la poltrona assessoriale al secondo o – viceversa – entrare in giunta dimettendosi da consigliere per favorire l’ingresso in aula proprio di La Barbera, o – terza ipotesi – mantenere entrambi gli incarichi, riducendo i margini di movimento delle altre liste.

Nella lista “Marco Intravaia per Monreale” non dovrebbe essere della lista assessoriale Santina Alduina, la donna più votata alle ultime amministrative ed espressione diretta di Intravaia (al quale toccherà ancora la presidenza del Consiglio comunale). Potrebbe essere lei, però ad indicare una figura di suo riferimento o lasciare spazio a Silvio Terzo, terzo di nome e di fatto nel conteggio delle preferenze dell’8 e 9 giugno.

Ragionamenti serrati, infine, sono in corso, in casa de “La Nostra Terra”, la lista del sindaco dove Salvo Giangreco, forte dei suoi mille e passa voti, parte in “pole” per una poltrona assessoriale. Probabile, però, che debba fare un passo indietro e rinunciare allo scranno consiliare, nonostante il roboante risultato elettorale. Accanto a lui “ballano” i nomi di Patrizia Roccamatisi e di Giulio Mannino. O quelli della sorpresa dell’ultim’ora. L’ultima parola, però, come è normale che sia, toccherà al sindaco che dovrà garantire equilibri fra i vari gruppi, per disinnescare eventuali malumori già al via della sua seconda sindacatura, ma soprattutto assicurare una ripresa efficace della sua azione di governo della città.
Lunedì si riunisce il nuovo Consiglio comunale e a quella data Arcidiacono vuole arrivare con la squadra già fatta.

 

 

 

 



· Enzo Ganci · Editoriali

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