Palermo, sospese le attività di un bar dello Zen 1

L’attività commerciale sarebbe stata luogo prediletto dai soggetti coinvolti nelle faide del quartiere

PALERMO, 13 aprile – Trenta giorni di chiusura per il bar Chèri, allo Zen 1. La Questura di Palermo non ha più dubbi: si tratterebbe di un’attività coinvolta in prima linea nella faida tra clan che ha insanguinato le vie del quartiere nelle ultime settimane. La Polizia ha eseguito il provvedimento amministrativo in linea con la garanzia di ordine pubblico, prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Il culmine della violenza era stato raggiunto il 23 marzo, quando una sparatoria in via Filippo Patti aveva portato al ferimento di un uomo e dei due figli. Il quadro investigativo risulta chiaro: dietro l’agguato, per cui sono stati disposti sei fermi, ci sono reiterati episodi di violenza che fanno capo alla reggenza della principale famiglia mafiosa del quartiere.
Secondo gli inquirenti è stato proprio il bar Chèri a configurarsi come luogo d’incontro tra persone con ruoli più o meno definiti all’interno della guerriglia criminale; una volta accertata la pericolosa valenza strategica dell’attività commerciale in tale contesto, gli agenti della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, in sinergia con quelli del commissariato di San Lorenzo, ne hanno attuato il fermo per un mese.