Palermo, morì per una dose sbagliata di chemio: per la Corte dei Conti il danno è pari a due milioni di euro

La vittima del fatale errore medico fu Valeria Lembo, 34enne in cura presso il Policlinico “Paolo Giaccone”. A contestare il danno la Procura regionale

PALERMO, 18 ottobre – La Procura regionale della Corte dei Conti di Palermo, capeggiata da Gianluca Albo, ha chiesto quasi 2 milioni di euro di risarcimento a medici e infermiere del Policlinico “Paolo Giaccone” coinvolti nella morte di Valeria Lembo. 

Era il 2011 e la donna, 34enne e madre di un bambino di 7 mesi, si trovava in cura presso il nosocomio del capoluogo per un linfoma al secondo stadio. L’ultima seduta di chemioterapia si sarebbe però rivelata fatale: alla paziente furono somministrati 90 milligrammi di vinblastina e la massiccia dose del farmaco antitumorale, 10 volte superiore a quanto previsto dai protocolli, ne causò il decesso il 29 dicembre dello stesso anno. La donna non fu avvertita in tempo dell’errore commesso e morì dopo giorni di agonia. Queste le cifre richieste: un milione di euro circa al medico Sergio Palmeri, 397 mila euro rispettivamente ai medici Laura Di Noto e Alberto Bongiovanni, nonché 49 mila euro ciascuno alle infermiere Clotilde Guarnaccia ed Elena Demma.