Palermo ricorda Giorgio Boris Giuliano nel 44° anniversario dell’uccisione

La cerimonia stamattina alla presenza delle autorità. Presente l'Anps di Monreale

PALERMO, 21 luglio –Si è tenuta stamattina la commemorazione di Giorgio Boris Giuliano nel 44° anniversario della sua uccisione per mano mafiosa.

Investigatore moderno che rivoluzionò il lavoro della Squadra Mobile di Palermo, Boris Giuliano aprì la strada al Pool Antimafia di Chinnici, Falcone e Borsellino. Ucciso, colpito alle spalle, da un killer riconosciuto in Leoluca Bagarella, Boris Giuliano poliziotto dalle grandi abilità investigative che assunse ben presto un ruolo di prim’ordine nelle indagini sulle lotte intestine a Cosa Nostra per il controllo del traffico di stupefacenti.

Il 21 luglio del 1979 alle 8 circa del mattino Boris Giuliano, che si era appena recato in via Francesco Di Blasi viene ucciso. Oggi la Squadra Mobile di Palermo porta il suo nome. È stato ricordato stamattina con la deposizione di una corona di alloro sul luogo dell'eccidio da parte delle massime autorità tra cui il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla; l’assessore regionale Giovanna Volo e il deputato Marco Intravaia; il prefetto, Maria Teresa Cucinotta; il questore, Leopoldo Laricchia; il procuratore generale di Palermo, Lia Sava; il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia; il presidente della Corte d'Appello, Matteo Frasca. Alla commemorazione sono stati presenti anche i familiari di Boris Giuliano e il figlio Alessandro che oggi guida la Direzione Anticrimine.

A seguire la santa messa presso la Chiesa di San Giuseppe Cafasso, il ricordo del vice questore Giuliano si è poi concluso in presenza del personale presso la sala Domenico Corona sita all'interno della Caserma Lungaro. Presente la rappresentanza dell’Associazione nazionale Polizia di Monreale in uniforme sociale guidata dal presidente Santo Gaziano e dal segretario economo, Francesca Mannino.