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Continue estorsioni a un commerciante: misure cautelari per quattro palermitani

| Succede a Palermo

Mangiavano senza pagare nel locale della vittima nei pressi della stazione centrale

PALERMO,19 dicembre – I carabinieri della Stazione di Palermo Oreto hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di quattro palermitani accusati - a vario titolo - di estorsione aggravata ed atti persecutori.

L’attività investigativa, nell’arco temporale compreso tra il mese di maggio ed ottobre di quest’anno, è scattata a seguito della querela sporta dalla vittima ai carabinieri intervenuti in occasione di una aggressione fisica subita a opera degli indagati.
Esasperato dalla situazione, il commerciante ha trovato la forza di denunciare i fatti, ripercorrendo mesi di continue richieste estorsive da parte di quattro palermitani che avrebbero preteso beni di consumo, minacciando gravi ritorsioni in caso di coinvolgimento delle forze di polizia.
In particolare, i quattro indagati avrebbero avuto incessanti condotte prepotenti e prevaricatrici, consumando e asportando senza pagare cibo e bevande dal locale di ristorazione sito nei pressi della stazione centrale, arrivando, in un’occasione, ad aggredire il ristoratore dopo essere stati da lui invitati a lasciare libero un tavolino del locale per far posto a degli avventori.
Le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza della zona, le testimonianze raccolte e le indagini condotte, hanno permesso ai carabinieri di raccogliere un grave quadro indiziario a carico di un 56enne, un 41enne, un 38enne e di un 21enne, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare che è stato vagliato dall’Autorità Giudiziaria e posto a fondamento misura cautelare.
Il 38enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre gli altri tre indagati, sono stati rispettivamente sottoposti uno agli arresti domiciliari e due alla misura del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico.

· Enzo Ganci · Editoriali

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